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Boxe, Tyson Fury contro Dillian Whyte: Mondiale WBC dei pesi massimi con tante sfaccettature e possibili sorprese
Sabato notte, a Wembley, sarà sfida dai mille contorni. Da una parte Tyson Fury, l’uomo che tuttora detiene la cintura WBC dei pesi massimi, dall’altra Dillian Whyte, l’uomo che gioca di fatto in casa, dal momento che, pur non essendovi nato, è di Brixton, distretto a sud di Londra che ha dato i natali, tra gli altri, a David Bowie.
Si tratterà di un combattimento da record per il secolo in corso, se non altro per il numero di persone che assisterà dalle tribune del mitico stadio inglese. Saranno ben 94.000 i possessori di biglietto, più di qualsiasi altra occasione in cui al centro si trova un ring. E che ring: sebbene il “Gipsy King” non ne abbia parlato nell’ultima conferenza stampa, resta incerto il suo futuro. Possibile sfida con Usyk o Joshua? Ritiro? In caso di vittoria, lo si scoprirà. Certo è che, qualora fosse invece il “Body Snatcher” a prevalere, potrebbe esserci un futuro con un incredibile Whyte-Joshua. Incredibile non per il confronto in quanto tale, ma perché tornerebbero a fronteggiarsi dopo oltre sette anni: evento non unico, certo, ma davvero raro.
Così Fury in conferenza stampa (che, va detto, per una volta non ha visto tensioni varie): “È un bravo pugile. Conosco Dillian personalmente e lui conosce me. Faremo rock n’roll sabato notte. Il mio viaggio è stato magnifico, fin da dove ho iniziato tanti anni fa, all’essere rimasto lontano dalla boxe drogato, alcolizzato, grasso e frustrato. Ora però non me ne vergogno. Fa parte di chi sono. Il ritorno in cima al mondo, tre grandi combattimenti con Wilder negli Stati Uniti, tornare in Inghilterra da campione è stato magico. Sto per combattere contro il mio vecchio amico Dillian Whyte chi l’avrebbe mai detto? Non vediamo l’ora di dar vitauna notte memorabile. È un uomo buono, forte, solido: è un duro sul ring e ha una buona potenza. Ha messo KO un sacco di gente (record 28-2 con 19 KO, N.d.R.). Ha molta esperienza di combattimenti. È sicuramente un uomo che merita grande rispetto. Non ho lasciato nulla di intentato. Mi sono allenato duramente per Dillian come per Wilder o Klitschko“.
Con il sorriso, Whyte ha replicato: “Combattere dove sono nato, e soprattutto per il titolo mondiale a Wembley, significa tutto per me. È un enorme evento, oltre che un momento che stavo aspettando. Una grande sfida. Come ha detto Tyson, non ci aspettavamo di essere qui. Ho fatto un paio di errori lungo la strada, ma sono qui e sono pronto per partire. Non mi sentirete lamentarmi. Sono pronto”.
Eddie Hearn, di recente, ha espresso un interessante parere a TalkSport: “Dillian ha tutto ciò che serve per tenere testa a Tyson Fury. Abbiamo avuto un esempio simile con il match tra Joshua e Usyk: Anthony non ci è riuscito. Tyson cercherà di disputare un combattimento in sicurezza. Potrebbe anche tentare di vincere sulla distanza, ma non come ha fatto con Wladimir Klitschko. Dillian Whyte colpisce veramente forte. Probabilmente è quello con il gancio sinistro più forte in tutta la categoria. Se Fury reagirà a quei ganci come ha fatto Derek Chisora, allora Whyte potrà vincere per KO“.
Una descrizione praticamente perfetta, la sua, degli scenari che potrebbero verificarsi sul ring. Da aggiungere un particolare: siamo sostanzialmente a una quasi resa dei conti anche per motivi anagrafici. I due sono entrambi classe 1988, e dunque potrebbero davvero essere all’ultima chiamata per qualcosa di importante.
Foto: LaPresse