Boxe
Boxe, Tyson Fury si conferma Campione del Mondo: Whyte demolito di potenza. Ritiro o riunificazione dei titoli?
Tyson Fury si è confermato Campione del Mondo WBC dei pesi massimi. Il colosso di Manchester ha sconfitto Dillian Whyte sul ring del Wembley Stadium di Londra, mandando in estasi i 94.000 spettatori che hanno gremito l’impianto della capitale britannica. Il ribattezzato The Gipsy King ha mandato al tappeto il malcapitato rivale, imponendosi per KO al sesto round e chiudendo con grande anticipo un incontro che non ha mai avuto storia. Il 33enne ha giganteggiato in lungo e in largo contro il connazionale, martellando il rinominato The Body Snatcher per 18 minuti a senso unico e trionfando grazie a un micidiale montante destro al mento piazzato proprio all’ultimo secondo della ripresa che segnava la metà dell’incontro.
Tyson Fury difende la cintura e conferma la propria imbattibilità (32 vittorie, 1 pareggio), non deludendo il facile pronostico della vigilia contro il coetaneo, campione del mondo ad interim. A questo punto cosa sarà del futuro di uno dei pugili più forti di tutti i tempi della categoria regina? Non si esclude un ritiro all’apice della sua gloriosa carriera, anche se l’ipotesi più stuzzicante è un’altra: il match per la riunificazione totale delle cinture contro il vincente del confronto tra Oleksandr Usyk e Anthony Joshua. L’ucraino ha soffiato i titoli al britannico lo scorso autunno e gli concederà la rivincita in estate: il Campione del Mondo WBA, WBO, IBF, IBO che uscirà da quella contesa avrà modo di fronteggiare Tyson Fury nel match del secolo?
Tyson Fury ha fatto la differenza grazie alle sue proverbiali doti tecniche: la velocità di gambe, nonostante i suoi 120 kg e i 206 cm di altezza, e il jab sinistro, accompagnato dall’impareggiabile potenza del destro. Il match si era già indirizzato nelle prime tre riprese, dove il britannico aveva insistito con un paio di colpi pregevoli sul volto dell’avversario, scalfendogli anche lo zigomo destro. I diretti, spesso raddoppiati e agevolati dal maggiore allungo, si rivelano un’arma vincente, Whyte provava a stuzzicarlo nel quarto round, non rispettando l’ordine di break da parte dell’arbitro quando i due hanno legati, ma si è rivelata una mossa controproducente, visto che il Campione del Mondo aumentava il ritmo, lavorava insistentemente col jab e poi affondava col destro: un montante al corpo nel quinto round, accompagnato da due diretti, iniziavano a fare la differenza.
Nel sesto round costruisce il colpo del KO e lo firma brillantemente pochi istanti prima del gong: montante destro al mento che si prolunga fino all’orecchio sinistra. Whyte vola a terra. Si rialza, ma barcolla ed è frastornato. Crolla in braccio all’arbitro che giustamente interrompe la contesa. Fury ha trionfato alla maniera forte, sciorinando una tecnica sopraffina e una classe cristallina: ancora una volta ha interpretato la nobile arte in maniera limpida e da manuale, dimostrando di essere l’esempio perfetto del peso massimo moderno. Destrezza, scaltrezza, potenza e la personalità di uno showman, che dopo le dichiarazioni in cui parla del possibile ritiro, canta “Miss American Pie”. Il brano iconico di Don Mc Lean, intonato da navigato cantante, è dedicato all’amata moglie Paris.
Foto: Lapresse