Calcio
Calcio: ecco FIFA+, la piattaforma streaming gratuita. Infantino: “Cambiamento culturale”
Gli appassionati di calcio possono gioire: è arrivata infatti FIFA+, piattaforma digitale e web tv streaming voluta dalla FIFA per “Avvicinare ancora di più i tifosi di tutto il mondo” al loro sport preferito. A riportare la notizia è stata l’agenzia di stampa ANSA nel primo pomeriggio di oggi, martedì 12 aprile.
Il portale, già online, consente agli utenti non solo di assistere a tante partite di calcio maschile e femminile live, ma anche di fruire di un servizio interattivo composto da notizie, contenuti video studiati ad hoc, documentari e informazioni sui principali tornei.
Un grande iniziativa che segna uno step ulteriore nell’uso mediatico e comunicativo delle Federazioni sportive. Non a caso Il Presidente Gianni Infantino ha voluto sottolineare come la FIFA sia stata la prima a progettare una piattaforma così tanto ambiziosa: “FIFA+ è il passo successivo per realizzare la nostra visione di rendere il calcio realmente globale e inclusivo, ed è alla base della missione principale di Fifa di espandere e sviluppare il calcio a livello globale – ha detto Infantino-. Questo progetto rappresenta un cambiamento culturale per il modo in cui diversi tipi di appassionati di calcio desiderano esplorare il calcio mondiale ed entrarvi in contatto ed è stato una parte fondamentale della mia visione per il 2020-2023. Accelererà la democratizzazione del calcio e siamo lieti di condividere questo progetto con i tifosi“.
Attualmente FIFA+ è disponibile in cinque lingue (inglese, francese, tedesco, portoghese e spagnolo) che diventeranno undici entro giugno 2022. Elevati i numeri di trasmissione: sono pianificati infatti ogni anno 40.000 match live di cento Federazioni, 11.00 di questi riguardanti la categoria femminile.
In attesa del grande evento iridato in Quatar verrà inoltre presentato, per la prima volta nella storia, un archivio con tutte le partite dei Mondiali maschili e femminili il cui contributo video è stato fino ad adesso di difficile reperimento.
Foto: LaPresse