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Ciclismo, l’UCI monitora la vicenda Colbrelli: “Non abbiamo regole specifiche di idoneità medica, valuteremo la perizia”

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Continua a tenere banco la triste situazione di Sonny Colbrelli, vittima di un attacco cardiaco al termine della prima tappa del Giro di Catalogna. Il vincitore uscente della Parigi-Roubaix nei giorni è finito sotto ai ferri per impiantare un defibrillatore sottocutaneo, dispositivo in grado di “correggere” il ritmo cardiaco.

Purtroppo le regole vigenti in Italia inibiscono il classe ’90 dalla pratica agonistica, ma allo stesso tempo i protocolli dell’UCI (Unione Ciclistica Internazionale) sono poco esaustivi sull’utilizzo o meno dei defibrillatori nelle competizioni di massimo livello.

Ciononostante gli alti ranghi del ciclismo sportivo hanno fatto sapere che vige un monitoraggio costante sulla condizione di salute di Sonny Colbrelli, esprimendosi in questi termini circa un possibile rientro: “L’UCI è in contatto con il team medico della squadra per definire l’idoneità medica del corridore. E non c’è dubbio che la conclusione della perizia medica sarà in linea con le raccomandazioni già pubblicate dalle associazioni internazionali di cardiologia dello sport”.

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“Ad oggi – prosegue la nota diffusa da VeloNews – l’UCI non ha regole specifiche di idoneità medica per questo tipo di dispositivo di stimolazione cardiaca. Le regole di idoneità medica per il ciclismo agonistico sono in linea con le raccomandazioni delle principali società internazionali di medicina dello sport e cardiologia dello sport”.

Foto: Lapresse

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