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Curling, Mondiali doppio misto: l’Italia si qualifica ai playoff se… Incroci e combinazioni: decisivo il DSC

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L’Italia rimane aggrappata con le unghie e con i denti alla possibilità di proseguire la propria avventura ai Mondiali di curling doppio misto. La nostra Nazionale ha perso le ultime tre partite del round robin contro Svezia, Svizzera e Norvegia, ma resta matematicamente in vita sul ghiaccio di Ginevra. Tutto si deciderà in occasione dell’ultima giornata del round robin e l’Italia deve sperare in una serie di combinazioni per qualificarsi ai playoff.

L’Italia può ancora chiudere al terzo posto nel gruppo A e quindi accedere al turno preliminare, anticamera delle semifinali (si parla della fase a eliminazione diretta). Stefania Constantini e Sebastiano Arman devono battere la Finlandia e poi sperare in due risultati favorevoli: il Giappone deve perdere contro la Svezia, una (e una sola) tra Svizzera e Norvegia deve perdere la propria partita (rispettivamente contro Corea del Sud e Nuova Zelanda).

A quel punto si materializzerebbe un arrivo a pari merito tra tre squadre al terzo posto (Italia, Giappone e una tra Norvegia e Svizzera). Si andranno a vedere gli scontri diretti, ma le tre compagini vantano un successo e una sconfitta per parte (gli azzurri hanno battuto gli asiatici e hanno perso contro scandinavi ed elvetici, a loro volta battuti dai nipponici). Sarebbe dunque il DSC (Draw Shot Challenge) a decidere chi chiuderà davanti alle altre due rivali, conquistando il terzo posto e la qualificazione ai playoff.

Curling, Italia sconfitta dalla Norvegia ai Mondiali di doppio misto: terzo ko per Constantini e Arman

La domanda che si staranno facendo tanti appassionati è la seguente: cos’è il DSC? Si tratta della media tra i tiri che gli atleti di una squadra fanno prima dell’inizio di una partita: ne effettuano uno per giocatore (dunque due per incontro), il coefficiente è la media tra i vari tiri (tolti i due peggiori). Al momento l’Italia è a 21,36 cm contro i 13,80 cm della Svizzera, i 21,25 cm della Norvegia e i 40,43 cm del Giappone. I 7,56 cm che ci separano dagli elvetici sembrano tanti, ma attenzione perché l’Italia può scartare un 56,1 cm (se domani farà meglio) a differenza dei rossocrociati che hanno soltanto un 26,5 cm come misura massima. Lo strappo si potrebbe anche ricucire.

Di fatto l’Italia deve battere la Finlandia (avversario ampiamente alla portata) firmando due shot iniziali perfetti. Contestualmente bisognerà tifare la Svezia (contro il Giappone, gli scandinavi vincendo si qualificherebbero alla fase a eliminazione diretta) e la Corea del Sud (contro la Svizzera, gli asiatici non hanno però più nulla da chiedere). A quel punto si andranno a tirare le somme col DSC, sperando che gli elvetici non saranno impeccabili nei loro tiri. Questa ci appare l’opzione più plausibile, perché sperare che la Norvegia perda contro i Kiwi (otto sconfitte consecutive) appare davvero difficile.

L’ITALIA SI QUALIFICA AI PLAYOFF DEI MONDIALI DI CURLING DOPPIO MISTO SE:

Si devono avverare questi risultati in contemporanea:

  • L’Italia batte la Finlandia.
  • Il Giappone perde contro la Svezia.
  • Una e una sola tra Svizzera e Norvegia perda la propria partita. Gli elvetici contro la Corea del Sud, gli scandinavi contro la Nuova Zelanda.

Se si paleseranno questi risultati allora si andranno a vedere gli scontri diretti tra Italia, Giappone e una tra Svizzera e Norvegia. Saranno in parità (1-1). Si andrà dunque a vedere il DSC (Draw Shot Challenge): al momento 13,80 cm per la Svizzera, 21,36 cm per l’Italia, 21,25 cm per la Norvegia, 40,43 cm per il Giappone. Chi lo avrà più basso chiuderà il round robin al terzo posto (alle spalle di Svezia e Norvegia/Svizzera) e si qualificherà ai playoff, le altre due saluteranno il torneo.

Foto: WCF/Céline Stucki

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