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F1, a Imola l’inizio della rinascita Mercedes? Aggiornamenti notevoli, macchina rivoluzionata: basterà?

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Signore e signori, il quarto round del Mondiale 2022 di F1 è alle porte. Sul circuito dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, il Circus si esibirà e i temi di interesse non mancano. Si arriva a questo appuntamento con una Ferrari in versione “Mercedes” degli ultimi anni per la forza espressa dal punto di vista della prestazione e dell’affidabilità. Non a caso la Rossa è in vetta alle graduatorie piloti e costruttori, con il monegasco Charles Leclerc a fare la voce grossa dopo l’ultimo successo a Melbourne (Australia).

Ferrari in stile “Mercedes”, ma la Stella a tre punte in che versione sarà? Bella domanda. Fino a questo punto la scuderia di Brackley ha dovuto fare i conti con il fenomeno del pompaggio aerodinamico che sta incidendo molto sulla performance della monoposto anglo-tedesca. I tecnici di Brackley si sono limitati ad agire sul bilanciamento e sulle ali per abbattere il massiccio drag (resistenza aerodinamica) di cui la W13 soffre. Soluzioni, dunque, dal sapore di palliativo visto che il distacco soprattutto dalla Ferrari è stato sensibile e prossimo al secondo.

Ecco che ci si aspetta per Imola qualcosa di importante. James Vowles, Chief Strategist di Mercedes AMG Petronas Motorsport Formula One Team, ha fatto capire che qualcosa vedremo: “Stiamo lavorando sia a livello di power unit che di telaio per incrementare le nostre prestazioni. Immaginiamo che i nostri concorrenti porteranno sviluppi a Imola. Dobbiamo assicurarci quantomeno di stare al loro passo. L’obiettivo ovviamente è rendere la W13 una vettura in grado di vincere il campionato“.

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Vedremo quindi un nuovo fondo ed un’inedita beam wing per minimizzare il porpoising? Difficile da dire, anche perché ci sono alcuni aspetti che la Mercedes non può non considerare: la necessità che le modifiche apportate diano un beneficio effettivo per non avere delle ricadute sul Budget Cap in caso di “effetti collaterali”; il format del fine-settimana all’Enzo e Dino Ferrari prevede anche la Sprint Race e meno tempo a disposizione per i team di sperimentare o verificare sul tracciato la bontà delle novità. Per quest’ultimo motivo, Ferrari non avrà aggiornamenti significativi e lo stesso dicasi per Red Bull, a meno di sorprese dell’ultimo minuto.

Da capire se le Frecce d’Argento, quindi, vorranno giocarsi la carta dell’update incisivo per far saltare il banco, ma con il rischio di saltare loro stesse per aver osato troppo. Del resto, fino a questo momento, il progetto della W13 è stato un po’ all’insegna della presunzione, ricordando la macchina rivoluzionata dai test di Barcellona a quelli di Sakhir senza però aver considerato le ricadute legate al citato pompaggio aerodinamico.

Nelle prossime ore ne sapremo sicuramente di più e vedremo se ci saranno degli update anche per la power unit che nelle prime tre apparizioni stagionali non ha brillato. Operazioni saranno consentite fino a settembre sulle parti elettriche, proprio l’area nella quale il propulsore Mercedes sta facendo più fatica.

@RACINCPICTURE

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