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Formula 1

F1, Ferrari a caccia di efficienza aerodinamica: Red Bull fa paura

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Trovare la quadratura del cerchio. La Ferrari ha iniziato in modo convincente la stagione 2022 di F1. Non mancavano i dubbi sulle prestazioni della F1-75 dopo che la Rossa era reduce da annate molto negative e lontana dai traguardi che una scuderia di tale prestigio deve porsi.

Nel campionato della rivoluzione tecnica, con il ritorno dell’effetto suolo e l’introduzione degli pneumatici da 18 pollici, a Maranello si sono dati molto da fare e alla prova dei fatti la monoposto è nata decisamente bene, come si suol dire. I 78 punti degli 88 disponibili nei primi due GP parlano chiaro e su alcuni fronti la macchina è un riferimento.

La soluzione ardita della depressione sulle pance, abbinata alla caratteristica disposizione degli sfoghi dell’aria calda sul corpo vettura, ha dato i suoi frutti. Ci si riferisce al surplus di deportanza che la Ferrari ha e può sfruttare in termini di velocità a centro curva, trazione e gestione delle gomme. Aspetti che si sono rivelati vincenti nel primo round in Bahrain e hanno permesso a Charles Leclerc di issarsi in vetta alla classifica del Mondiale piloti.

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Tuttavia, la partita mondiale si deciderà sugli sviluppi e in questo senso, senza dimenticare il Budget Cap, il team del Cavallino Rampante dovrà considerare come migliorare l’efficienza aerodinamica. La citata soluzione delle pance, inevitabilmente, genera più drag (resistenza aerodinamica) rispetto a quella della Red Bull che, da questo punto di vista, è la miglior macchina per efficienza.

La RB18, inoltre, gira più bassa della F1-75 dal momento che la vettura ha praticamente azzerato la criticità del pompaggio. Discorso diverso per Ferrari, visto e considerato un assetto leggermente più alto che va a incidere sulla prestazione pura, ma mitigato dalla deportanza già descritta.

Pertanto, in vista del GP d’Australia (8-10 aprile), la Rossa non dovrebbe portare aggiornamenti, lavorando più sulla messa a punto per cercare quantomeno di avere un rendimento migliore in termini di bilanciamento. Sul circuito dell’Albert Park, pur modificato, la Rossa dovrebbe avere buone chance prima di proiettarsi al round di Imola (22-24 aprile) dove potrebbero esserci un nuovo fondo e un aggiornamento del motore.

La Ferrari ritiene che il proprio pacchetto sia ancora lontano dall’essere ottimizzato e per questo, piuttosto che “incartarsi” con nuove soluzioni tutte da verificare nel fine-settimana, preferisce una via conservativa. Scopriremo se a Maranello avranno ragione o meno.

Foto: LaPresse

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