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F1, Ferrari: che spazzolata. La pioggia non ha aiutato, Leclerc doveva pensare al Mondiale

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La Ferrari esce malamente dal Gran Premio di Emilia Romagna, poiché il bottino è decisamente più scarno delle aspettative. Non solo Red Bull si è dimostrata superiore nell’arco dell’intero weekend, ma per le Rosse il piatto piange. Max Verstappen si è portato a casa 34 punti, Charles Leclerc solo 15. Il bilancio è ancora più pesante se si guarda alla classifica costruttori, perché il Drink Team ha sfiorato il bottino pieno (58 su massimo teorico di 59), mentre il Cavallino Rampante si è fermato a quota 20.

È andato tutto storto alla Scuderia di Maranello, che ieri ha sofferto di graining alle gomme anteriori nella sprint race, mentre oggi ha vissuto una domenica da incubo. Carlos Sainz addirittura non ha completato neppure un giro a causa del contatto con Daniel Ricciardo al via, mentre Leclerc ha incamerato un amarissimo sesto posto dopo essere finito in testacoda nel finale, quando stava provando a mettere pressione su Sergio Perez, nel tentativo di accaparrarsi la piazza d’onore. Proprio quanto accaduto negli ultimi tredici giri fa storcere il naso.

Il monegasco ha pagato a caro prezzo la volontà di strafare. Red Bull era superiore e praticamente impossibile da superare, vuoi perché la RB18 ha una velocità di punta più alta, vuoi perché il DRS non è stato attivato. Il terzo posto era acquisito, 15 punti certi. Eppure il ventiquattrenne del Principato ha insistito con la squadra, prendendosi l’inutile rischio di un pit-stop nel vano tentativo di cercare il giro veloce. Inoltre il testacoda finale è arrivato di un momento in cui stava guidando con foga cercando di infastidire una monoposto più competitiva. Ne valeva la pena?

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Bisognerebbe ricordarsi di come i Mondiali si vincano anche con i piazzamenti, soprattutto quando si gareggia in condizioni di inferiorità, come avvenuto oggi. Già la pioggia non ha aiutato, se poi ci aggiungiamo il fatto di avere messo a repentaglio 15 punti sicuri per cercare di guadagnarne solo 1, con l’unico risultato concreto di perderne 7, allora ci si rende conto di quanto sia stata sciagurata la condotta di Leclerc.

Se si vuole diventare Campioni del Mondo, bisogna sapere anche quando accontentarsi. Non si può pensare di correre sempre all’arma bianca, ma è necessario ragionare e non prodursi in colpi di testa. Va bene, si correva in Italia e forse nel cuore di Charles l’impeto della passione ferrarista ha avuto il sopravvento sul raziocinio. Però, quando si stila la classifica iridata, 15 punti a Imola contano come 15 punti a Baku piuttosto che ad Abu Dhabi. Proviamo a guardare il bicchiere mezzo pieno. Quella di oggi può essere una lezione per Lord Percival, in maniera tale da renderlo più maturo per il proseguo della stagione e della carriera. Sbagliare è il modo migliore di imparare.

Foto: La Presse

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