Formula 1

F1, i precedenti della Ferrari a Imola. Il Cavallino Rampante cerca la “Nona sinfonia”, sedici anni dopo l’ultimo trionfo

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Domenica 24 aprile Imola sarà il palcoscenico del Gran Premio di Emilia Romagna, quarto atto del Mondiale di Formula Uno 2022. Questo appuntamento segna il definitivo ritorno in pianta stabile dell’autodromo edificato sulle rive del Santerno nel calendario iridato. Vero che si è corso anche nel 2020 e nel 2021, ma in entrambi i casi l’evento fu aggiunto in corso d’opera, allo scopo di recuperare eventi cancellati a causa della pandemia di Covid-19. Al contrario, per il 2022 il tracciato intitolato alla memoria di Enzo e Dino Ferrari rientra a pieno titolo nel programma del Circus e gli organizzatori sono riusciti ad assicurarne la presenza almeno sino al 2025. Andiamo dunque a riscoprire quali sono i precedenti del Cavallino Rampante in quello che può essere a tutti gli effetti considerato il “vero” Gran Premio di casa. Maranello, difatti, è distante poco più di 80 km.

La prima vittoria è datata 1982 e si tratta addirittura di una doppietta, che però passa in secondo piano in seguito alle polemiche interne al team. Infatti, quando le Ferrari si trovano padrone della corsa con Gilles Villeneuve primo e Didier Pironi secondo, il muretto espone il cartello “Slow”. Il canadese lo interpreta come l’ordine di congelare le posizioni, ma il francese ingaggia comunque battaglia, superando più volte il compagno di squadra e conquistando il successo. Villeneuve si ritiene tradito sia da Pironi (che considerava un amico), sia dalla squadra, la quale non si schiera al suo fianco, ma sembra disinteressarsi dell’accaduto. Dopotutto, è comunque arrivato un uno-due, poco importa l’ordine dei piloti. Tragicamente, quel GP di Imola sarà l’ultima volta in cui Gilles vedrà la bandiera a scacchi. Infatti, il quebecchese morirà poco meno di due settimane dopo durante le qualifiche del Gran Premio del Belgio.

Così, quanto avviene nel 1983, assume un significato particolare. Patrick Tambay, grande amico di Villeneuve di cui è peraltro diventato il sostituto, ottiene una rocambolesca vittoria. Il francese porta al successo proprio la Ferrari numero 27, non mancando di rendere omaggio al canadese, nonostante qualche noia al motore nei giri finali. L’affermazione del Cavallino Rampante è propiziata dall’uscita di pista della Brabham di Riccardo Patrese, il quale si insabbia a sei tornate dal traguardo subito dopo aver preso il comando in virtù dei balbettii del propulsore del transalpino. Proprio il ritiro del padovano resta nella storia, poiché provoca un boato di gioia tra il pubblico di fede ferrarista, felice di vedere l’avversario nella via di fuga, nonostante sia un pur sempre un pilota italiano!

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Per la Scuderia di Maranello seguono ben tre lustri di digiuno assoluto. Infatti nelle quindici edizioni tra il 1984 e il 1998 le Rosse raccolgono diversi podi, ma non ottengono alcun successo. Addirittura tra il 1988 e il 1993 non arriva nessuna top-three! Durante questo periodo si ricordano soprattutto l’episodio drammatico del rogo di Gerhard Berger al Tamburello nel 1989 (fortunatamente risoltosi senza conseguenze serie) e l’imbarazzante edizione bagnata del 1991, quando Alain Prost si ritira in seguito a un testacoda durante il giro di ricognizione e il compagno di squadra Jean Alesi è vittima della stessa sorte già al secondo passaggio! Tuttavia, dopo il quindicennio oscuro, segue un’autentica abbuffata di affermazioni, tutte firmate da Michael Schumacher.

Si comincia nel 1999. Nei primi giri la McLaren di Mika Häkkinen va in fuga, ma al tredicesimo passaggio il finlandese va a sbattere tutto da solo all’ultima curva. Passa al comando il compagno di squadra David Coulthard, che però è braccato da Schumi. I due ingaggiano un braccio di ferro, al termine del quale è il tedesco ad avere la meglio, risultando più incisivo nei giri veloci immediatamente precedenti alle soste ai box, quando riesce a guadagnare quei secondi decisivi per superare lo scozzese. Nel 2000 si verifica un copione molto simile, anche se stavolta il duello per il successo riguarda Schumacher e Häkkinen. Michael resta a lungo alle spalle di Mika, ma quando si tratta di alzare il ritmo in vista delle soste, il teutonico non ha rivali e sopravanza il finnico, conquistando così la seconda vittoria di fila a Imola.

Nel 2002 invece non c’è proprio partita. Il Kaiser domina in lungo e in largo, mentre Rubens Barrichello è capace di chiudere secondo, permettendo alla Ferrari di firmare la seconda doppietta della sua storia sulle rive del Santerno, stavolta senza alcuna polemica. Il 2003 è l’anno in cui i fratelli Schumacher gareggiano nonostante la scomparsa della madre, la quale spira proprio nella notte antecedente alla gara. La Williams di Ralf resta al comando nella fase iniziale, ma Michael lo sorpassa dopo il pit-stop, imponendosi nonostante la giornata drammatica. Nel 2004 Michael Schumacher diventa il primo pilota a vincere per tre volte consecutive a Imola. Lo fa senza grandi problemi, gestendo la sfuriata iniziale della Bar di Jenson Button prima di scavalcarlo al pit-stop.

Quella del 2006 è invece un’affermazione sudata ed emozionante. Schumi ingaggia un braccio di ferro con la Renault di Fernando Alonso, riuscendo a sopravanzare lo spagnolo proprio durante il valzer dei pit-stop. Cionondimeno, il tedesco inizia a soffrire di graining e l’iberico, alle sue spalle, è estremamente minaccioso. Nonostante sia dotato di una vettura meno performante di quella di Nando, Schumacher riesce a resistere sino al traguardo, regalando alla Ferrari la prima vera vittoria dopo un anno e mezzo di un digiuno interrotto, per modo di dire, solo dalla farsesca affermazione di Indianapolis 2005.

I NUMERI DELLA FERRARI A IMOLA (29 EDIZIONI)
VITTORIE: 8
6 Michael Schumacher (1999, 2000, 2002, 2003, 2004, 2006)
1 Didier Pironi (1982)
1 Patrick Tambay (1983)

POLE POSITION: 6
4 Michael Schumacher (1996, 2002, 2003, 2006)
1 Gilles Villeneuve (1981)
1 René Arnoux (1983)

GIRI PIU’ VELOCI: 10
5 Michael Schumacher (1998, 1999, 2003, 2004, 2005)
1 Rubens Barrichello (2002)
1 Gilles Villeneuve (1981)
1 Didier Pironi (1982)
1 Michele Alboreto (1985)
1 Gerhard Berger (1995)

PODI: 24
1982 Didier Pironi (1°), Gilles Villeneuve (2°)
1983 Patrick Tambay (1°), René Arnoux (3°)
1984 René Arnoux (2°)
1987 Michele Alboreto (3°)
1994 Nicola Larini (2°)
1995 Jean Alesi (2°), Gerhard Berger (3°)
1996 Michael Schumacher (2°)
1997 Michael Schumacher (2°), Eddie Irvine (3°)
1998 Michael Schumacher (2°), Eddie Irvine (3°)
1999 Michael Schumacher (1°)
2000 Michael Schumacher (1°)
2001 Rubens Barrichello (3°)
2002 Michael Schumacher (1°), Rubens Barrichello (2°)
2003 Michael Schumacher (1°), Rubens Barrichello (3°)
2004 Michael Schumacher (1°)
2005 Michael Schumacher (2°)
2006 Michael Schumacher (1°)

I PRECEDENTI DEI PILOTI FERRARI A IMOLA
CHARLES LECLERC
2020 (FERRARI) – 5°
2021 (FERRARI) – 4°

CARLOS SAINZ Jr.
2020 (MC LAREN) – 7°
2021 (FERRARI) – 5°

Foto: La Presse

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