Formula 1
F1, la Ferrari punta a ottimizzare il proprio pacchetto a Imola. Le novità e cosa arriverà a Barcellona
La parola d’ordine è ottimizzazione. La Ferrari ha iniziato con il piglio giusto il Mondiale 2022 di F1: due vittorie e un secondo posto con il monegasco Charles Leclerc (leader del campionato piloti) e un secondo e un terzo posto con lo spagnolo Carlos Sainz (terzo nella classifica riservata ai piloti alle spalle di Leclerc e di George Russell) nei primi tre weekend iridati.
La F1-75 si è dimostrata macchina veloce e affidabile andando oltre le più rosee previsioni. Si consideri l’andamento dell’ultima gara in Australia nel corso della quale la Rossa ha dominato in lungo e in largo, infliggendo distacchi importanti nonostante l’interruzione della corsa e il regime di Safety Car.
La monoposto del Cavallino Rampante ha sfruttato al meglio le gomme Pirelli e tra le tante qualità della vettura di Maranello quella del poco degrado delle mescole da 18 pollici è probabilmente la più rilevante. In F1, però, non ci si può guardare troppo allo specchio e e per questo il team italiano sembrerebbe già aver escogitato con grande anticipo un crono-programma legato agli sviluppi.
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A Imola non ci saranno update significativi, fatta eccezione per il nuovo fondo che la Ferrari ha testato a Melbourne nel corso delle prove libere. Se sul circuito del Santerno (22-24 aprile) questa modifica dovesse rivelarsi utile a limitare la criticità del porpoising, allora chiaramente sarebbe adottata. Una scelta dovuta al fatto che nel weekend sul tracciato dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è prevista anche la Sprint Qualifying. Ciò comporta poco tempo a disposizione per i tecnici nel verificare un nuovo pacchetto.
Tuttavia, le intenzioni del Cavallino riguardano anche altro. Come rivelato da Motosport.com, infatti, la Rossa dovrebbe anticipare rispetto ai programmi la nuova parte ibrida che la FIA concede di omologare fino al mese di settembre. Il riferimento è al motogeneratore MGU-K, batteria e centralina, rappresentato dalla sigla ERS su cui i team possono agire.
Si prevedeva che ciò dovesse comparire nell’appuntamento in Spagna dal momento che in terra catalana vedremo in azione il motore 2. I riscontri al simulatore avrebbero portato la Ferrari a prendere questa decisione. Al Montmelò, dunque, ci sarà una power unit che dovrebbe dare un significativo aumento di potenza necessario nella sfida tirata contro i rivali della Red Bull e dando uno sguardo sempre alla Mercedes.
Una partita che si giocherà sugli sviluppi, tenendo in debito conto il Budget Cap. Pertanto, ogni update dovrà essere misurato e calcolato per gli effettivi benefici che potrà dare, ma la sensazione è che la Ferrari abbia già pianificato in maniera significativa il tutto per essere preparata sul da farsi, probabilmente anche confortata dall’affidabilità della F1-75.
Foto: LiveMedia/Antonin Vincent/DPPI