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F1, la Ferrari torna a casa da Imola con le pive nel sacco. Correrà in difesa anche a Miami?

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Si dice che nessuno sia profeta in patria. Magra consolazione per la Ferrari, tornata a Maranello con le pive nel sacco dal weekend del Gran Premio di Emilia Romagna. Charles Leclerc ha perso 19 punti da Max Verstappen, regalandone 7 tutto da solo con una condotta di gara sciagurata nel finale di gara. Nel Mondiale costruttori, invece, Red Bull ha recuperato ben 38 lunghezze al Cavallino Rampante, dimostrando come la lotta per il titolo sia ancora tutta da combattere.

Un brusco risveglio per la Ferrari dopo il sogno a occhi aperti di Melbourne. La F1-75 è passata dall’essere imprendibile a dover inseguire una RB18 dimagrita e decisamente più sicura di sé stessa. Regolata nel modo migliore possibile, la monoposto di Milton Keynes si è dimostrata più performante della Rossa, relegandola al ruolo di seconda forza.

Dopo aver volato, la Ferrari torna con i piedi per terra. Imola può e deve rappresentare un bagno di umiltà. Non tanto per la squadra, conscia di come il lavoro da fare sia ancora tanto, quanto soprattutto per Leclerc. Il monegasco ne ha combinate di tutti i colori, correndo in maniera immatura. Allo scopo di provare ad arrivare secondo, o di realizzare il giro veloce, ha finito per perdere un terzo posto sicuro. Non è così che si vincono i Mondiali, servono razionalità e freddezza. Citofonare Alain Prost per informazioni al riguardo. O, nel caso in cui il Professore non rispondesse all’appello, rileggersi le imprese del Niki Lauda post 1976.

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Al di là di queste considerazioni, approfondite diffusamente nella giornata di ieri, è bene guardare avanti. La sensazione è che la dieta abbia fatto benissimo a Red Bull, in quanto la RB18 dovrebbe aver effettivamente compiuto un piccolo passo in avanti. Il prossimo fine settimana sarà un tabula rasa, perché si correrà a Miami su una pista che rischia di essere l’ennesimo incubo cittadino destinato a tramutarsi in un’orgia di safety car, le quali piaceranno tanto agli americani, ma poco hanno a che vedere con il DNA della F1 vera e propria.

La domanda è se anche in Florida la Ferrari si troverà a correre in difesa in attesa del contrattacco previsto per Barcellona. Se è vero che la F1-75 è facile da regolare, questo potrebbe esere un vantaggio. Nel qual caso l’augurio è di vedere una condotta più saggia da parte di chi sta lottando per il titolo, provando magari a sfruttare gli eventuali aiuti portati in dote dalla buona sorte. Il file Imola viene archiviato nella cartella “Lezioni da assimilare”, il file Miami si spera possa finire dove, invece, sono state salvate Sakhir e Melbourne.

Foto: La Presse

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