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F1, Montecarlo rischia la permanenza nel Circus? Stefano Domenicali: “Non basta più il pedigree”

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Il “salotto della Formula Uno” rischia di venire soppiantato da un circuito di nuova generazione? Ormai da più parti giungono voci riguardanti il futuro di Montecarlo che, a quanto pare, si fa sempre meno solido. Nonostante queste voci sempre più insistenti riguardanti la gara più “glamour” del calendario della massima serie del motorsport, gli organizzatori del Gran Premio di Monaco ribadiscono con forza di non avere preoccupazioni. Ma sarà davvero così?

Queste schermaglie arrivano nel bel mezzo dei colloqui per il rinnovo del contratto per rimanere nel Circus iridato anche oltre il 2022. Le preoccupazioni sono reali dato che il calendario della Formula Uno è sempre più in continua espansione, come confermano le due nuove tappe statunitensi di Miami (che vedremo a maggio) e Las Vegas (che farà il suo esordio nel 2023).

Si tratta sempre più di circuiti cittadini veloci, di natura completamente differente rispetto a Monaco, assieme ad altri tracciati di nuova generazione che si sposano in maniera migliore con le monoposto di questa era. Non va dimenticato, inoltre, l’aspetto economico: i promotori dell’evento del Principato non hanno mai pagato la tassa di hosting. Stefano Domenicali, CEO e presidente della F1, ha sentenziato: “Non basta più avere un pedigree per mantenere il proprio posto nel calendario”. Le sue parole riportate da Motorsport.com.

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L’arrivo di nuovi eventi potrebbe costringere gli organizzatori dei gran premi tradizionali ad aumentare il loro livello di qualità. L’amministratore delegato della McLaren, Zak Brown, ha spiegato: “Monaco ha bisogno di avere gli stessi termini commerciali degli altri GP, ma anche di pensare al suo lay-out, poco adatto alle dimensioni e alle esigenze delle monoposto attuali”.

L’attuale contratto con la F1 scade al termine nel 2022. Per questo motivo il presidente dell’Automobile Club de Monaco, Michel Boeri, ha voluto dire la sua sull’argomento. “Vorrei far riferimento a ciò che ho letto sulla stampa, dove si dice che potremmo trovarci in lotta e in difficoltà per organizzare gare di F1 dopo l’evento 2022. Dunque già dal prossimo anno. E’ stato insinuato che le tasse richieste da Liberty Media fossero eccessive per Monaco e il GP non si sarebbe più tenuto. Questo non è vero. Siamo ancora in trattativa con loro e dobbiamo chiudere l’accordo con un contratto. Posso garantirvi che il GP continuerà a svolgersi oltre il 2022. Non so se sarà un contratto di 3 o 5 anni, ma questo è un dettaglio”.

Foto: LaPresse

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