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Ginnastica, l’Italia sa tenere testa agli USA: Jesolo insegna, ora mirino sul futuro. Tra Europei, Mondiali e il rebus Russia

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Storica medaglia di bronzo ai Mondiali 2019. Quarto posto alle Olimpiadi di Tokyo 2020, a una manciata di decimi da un podio che sarebbe stato leggendario. L’Italia della ginnastica artistica femminile è ormai entrata in una nuova dimensione da alcune stagioni e ha preso sempre più sicurezza, trovando il giusto spazio ai vertici internazionali della disciplina. Il triennio che conduce ai Giochi di Parigi 2024 è appena iniziato, ma il DT Enrico Casella ha già messo nel mirino la prossima rassegna a cinque cerchi e il panorama della Polvere di Magnesio è decisamente frizzantino.

La Russia è al momento bandita dalle competizioni a causa del conflitto bellico (non sappiamo quando potrà tornare a competere in ampito sportivo, il discorso non riguarda soltanto la ginnastica artistica), la Cina è spesso altalenante e solita a commettere errori (giù dal podio nelle ultime due competizioni di rilievo), gli USA sono in fase di ricambio e al Trofeo di Jesolo sono sembrati tutt’altro che imbattibili. L’Italia si arresa per 1.8 punti al cospetto della formazione a stelle e strisce, ma più per alcuni errori delle azzurre che per grandi meriti del sestetto guidato da Valery Liukin.

La nostra Nazionale è riuscita a tenere testa alla compagine che ha rappresentato il vertice di questa disciplina nell’ultimo decennio, fino a Tokyo dove le criticità di Simone Biles e altri problemi di varia natura hanno dato il via libera al trionfo della Russia. Giorgia Villa, Asia D’Amato, Martina Maggio, Angela Andreoli, Alice D’Amato, Veronica Mandriota non hanno nulla da invidiare alle rivali anche perché va ricordato che Alice è in recupero da un’infortunio, Angela ha avuto una giornata sottotono (ma è una potenziale fuoriclasse), Giorgia è incappata in due cadute alla trave dopo un’ottima prova alle parallele. Senza dimenticarsi che era assente Elisa Iorio, la quale si dovrà operare alla spalla. Tra l’altro piacciono i passi in avanti palesati tra trave e corpo libero, la conferma alle parallele, il lavoro accurato sugli esercizi seguendo il nuovo Codice dei Punteggi.

Ginnastica, Italia da cuore e grinta al Trofeo di Jesolo: azzurre al passo degli USA, D’Amato e Maggio solide, Mandriota alla ribalta

A questo punto bisogna guardare al futuro. Ad agosto si disputeranno gli Europei a Monaco. Le Fate avranno la possibilità di disputare la gara a squadre in ambito continentale per la prima volta in carriera: nel 2020 l’Italia non si presentò all’edizione farsa di Mersin, nel 2018 la classe 2003 era ancora junior (Giorgia Villa e compagne dominarono tra le under 16 a Glasgow). In quel contesto le azzurre dovranno vedersela sicuramente con la Gran Bretagna (che ci ha beffato in volata alle Olimpiadi) e con la Francia che potrebbe essere in crescita. Resta il rebus della Russia, al momento esclusa dalle competizioni. Appare lecito sognare in grande.

In autunno, invece, si disputeranno i Mondiali a Liverpool, tra l’altro le squadre che saliranno sul podio staccheranno il biglietto per le Olimpiadi di Parigi 2024. L’Italia non si tirerà indietro: se gli USA saranno quelli visti a Jesolo si potranno fronteggiare a viso aperto (Casella ha scherzato: “Quand’è che troveremo le americane la prossima volta? Al Mondiale, bene…”), resterà da capire il discorso Russia, poi ci saranno Cina, Gran Bretagna, Giappone, Canada. Di sicuro si sta vivendo il momento più interessante per il movimento rosa alle nostre latitudini, non bisogna fermarsi. In attesa anche del rientro di Vanessa Ferrari, che non si tirerà di certo indietro di fronte a nuove sfide.

Foto: Federica Salvatelli

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