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Ginnastica, Trofeo Jesolo 2022: l’Italia fa tremare gli USA, Asia D’Amato a 32 millesimi dall’impresa

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L’Italia ha regalato emozioni al Trofeo di Jesolo 2022 e ha messo paura agli USA nella gara a squadre della Classicissima della Polvere di Magnesio, tornata in calendario dopo tre anni di assenza forzata dovuta alla pandemia. La nostra Nazionale ha illuminato la scena di questo prestigioso torneo internazionale di ginnastica artistica, tenendo testa alla corazzata americana e sperando nel clamoroso colpaccio nella gara a squadre.

Le ragazze del DT Enrico Casella si sono dovute arrendere soltanto per 1.8 punti, dopo essere rimaste alla pari per metà gara e avere cercato la rimonta nel finale. Il sestetto tricolore si è distinto, purtroppo sono risultati decisivi alcuni errori ed è mancato un pizzico di fortuna per fare saltare il banco e battere i maestri d’oltreoceano per la prima volta nella storia moderna. Gli USA, guidati da Valery Liukin, vincono col totale di 164.065 punti, precedendo le padrone di casa (162.267) e il Canada (152.266).

Asia D’Amato si è fermata ad appena 32 millesimi da quella che sarebbe stata una storica vittoria nel concorso generale individuale. La genovese ha totalizzato 54.967, mettendosi in scia alla forte statunitense Konnor McClain (54.999) al termine di un pomeriggio decisamente solido: 14.233 al volteggiio con un doppio avvitamento inchiodato a terra, 13.767 sugli staggi (6.0 il D Score), ottima interpretazione al corpo libero (13.400, 5.2) ed esercizio concreto alla trave (13.567, 5.6). Bravissima anche Martina Maggio, terza sul giro completo (54.200) dopo aver confezionato quattro prove di notevole precisione: 13.533 (5.7) sugli staggi, notevole 13.833 (5.5) sui 10 cm, si è poi scatenata al quadrato (13.167) e chiusura con l’avvitamento e mezzo all tavola (13.667).

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L’Italia paga dazio con le doppie caduta di Giorgia Villa e Angela Andreoli alla trave (due a testa): la bergamasca subito in apertura e poi sul salto raccolto avvitato (11.967, 5.4), la giovane bresciana sul salto in entrata e sui giri in accosciata (10.367, 5.6). Un peccato perché entrambe hanno nelle gambe due esercizi di grido (soprattutto Andreoli), ma manca ancora qualcosa per essere precisi. Un enorme plauso a Veronica Mandriota: ha eseguito il dty al volteggio per la prima volta in carriera (13.933) e ha sfoggiato la sua eleganza al corpo libero (13.100, peccato per un paio di sbavature). Da segnalare il ritorno di Alice D’Amato dopo l’infortunio di due mesi fa (è caduta due volte alle parallele) e la difficile prova da individualista di Desiree Carofiglio.

Gli USA si sono presentati al PalaInvent in formazione tipo: al momento queste sono le loro migliori atlete senior (Simone Biles e compagne devono decidere il da farsi). Konnor McClain è piaciuta (14.100, 13.733, 13.933, 13.233), ottimo il 14.100 di Shilese Jones alle parallele e il suo 13.467 alla trave, eMjae Frazier non male al corpo libero (13.367) dove però le compagne sono parse un po’ carenti. La formazione americana è apparsa tutt’altro che immbattibile, ci potrebbero essere delle occasioni in futuro… Il Canada di Ellie Black ha difeso il terzo gradino del podio con appena un decimo di vantaggio su una Romania in crescita dopo le criticità degli ultimi anni (152.167), più lontani Belgio (151.266) e la spenta Francia di Coline Devillard (150.767). Domani si disputeranno le Finali di Specialità, l’Italia andrà a caccia di altri risultati di rilievo.

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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