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Ciclismo
Giro delle Fiandre 2022: Tadej Pogacar il migliore sui muri. Debutto da sogno, ma non è bastato con Van der Poel
Tadej Pogacar è un fenomeno, se qualcuno aveva ancora bisogno di conferme, oggi le ha di certo ricevute. Il suo primo Giro delle Fiandre ha dato l’ennesimo segno del fatto che siamo di fronte a qualcosa di più di un talento generazionale, lo sloveno è uno di quei corridori destinati a riscrivere tutte le pagine della storia del ciclismo.
Nonostante la pochissima esperienza sulle strade del nord, Pogacar oggi ha corso da padrone, attaccando su tutti i muri negli ultimi 60 km e venendo battuto solo da un Mathieu Van der Poel in versione schiacciasassi, e soprattutto commettendo un errore abbastanza banale nel finale. Lo sloveno è rimasto a ruota di VDP che stava evidentemente attendendo il rientro di Valentin Madouas e Dylan Van Baarle, per poi partire al momento ideale, lasciando Pogacar imbottigliato proprio dai due inseguitori.
Il due volte vincitore del Tour de France era evidentemente contrariato al termine della corsa, da cui esce con un quarto posto, sicuramente meno di quanto avrebbe meritato. Impossibile non rimanere a bocca aperta guardando la sua progressione sul secondo passaggio sul Vecchio Kwaremont, quando ha recuperato sugli attaccanti, salendo letteralmente a doppia velocità.
L’impressione è che sarà solo questione di tempo prima che Pogacar possa inserire il suo nome nell’albo d’oro anche di questa classica monumento, dopo aver fatto sue già una Liegi-Bastogne-Liegi e un Lombardia. Forse ha peccato di inesperienza, forse anche un po’ di presunzione, o forse Van der Poel ha solo condotto una gara perfetta, ma non è un azzardo dire che oggi Tadej Pogacar è apparso nuovamente il più forte di tutti sul percorso.
Ogni volta che prende il via di una corsa, lo sloveno sembra spostare un po’ più in là i suoi limiti. Straordinario sui muri, a suo agio sul pavé, non c’è una gara in cui Pogacar non possa figurare nella lista dei favoriti. Oggi Van der Poel è stato più bravo, forse anche più furbo, ma l’appuntamento è solo rimandato.
Foto: LaPresse