Ciclismo
Giro di Sicilia 2022: il percorso e le tappe ai raggi X. 40 km di salita verso la cima dell’Etna incoroneranno il vincitore
Fervono i preparativi per la 26esima edizione del Giro di Sicilia, breve corsa a tappe di classe 2.1 vinta lo scorso anno dal padrone di casa Vincenzo Nibali. I quattro segmenti in programma garantiranno un bello spettacolo per tifosi ed appassionati, gli scalatori troveranno terreno fertile per dare vita a grandi battaglie. Scopriamo nel dettaglio le altimetrie ed i segreti delle frazioni.
PRIMA TAPPA
Milazzo-Bagheria (199 km)
Il GPM di Tindari, fissato dopo 25 km, è l’unica difficoltà altimetrica di giornata. Probabile un arrivo allo sprint, anche perché difficilmente le ruote veloci incontreranno altre occasioni per mettersi in mostra durante la manifestazione. Da segnalare il traguardo volante di Termini Imerese a una manciata di chilometri dall’arrivo.
SECONDA TAPPA
Palma di Montechiaro-Caltanissetta (152 km)
66 km dopo l’avvio ecco lo sprint intermedio di Mazzarino, poi la strada inizia a salire verso il GPM di Enna. Superato lo scollinamento una discesa poco impegnativa porterà i corridori in zona traguardo, l’ultimo spezzone della tappa è in leggera salita. Attenzione allo strappo di Via Regina Margherita (punte del 10%) fissato a mezzo chilometro dall’arrivo.
TERZA TAPPA
Realmonte-Piazza Armerina (171 km)
Un solo GPM (Presso Naro dopo 34 km) ma tanta salita attende il gruppo in questo segmento. Il percorso si presta alle fughe da lontano o ad un colpo di mano da parte di un drappello di finisseur, i continui saliscendi potrebbero rendere difficoltosa l’eventuale rimonta del plotone.
QUARTA TAPPA
Ragalna-Etna (140 km)
Senza dubbio il piatto forte della rassegna. Frazione mossa nella prima parte, interessante l’ascesa di Contrada Giuliana che spezza in due la tappa. Dopo lo sprint intermedio di Mascali ben 40 km di salita metteranno a dura prova le gambe dei corridori, la cima dell’Etna presenta difficoltà altimetriche che toccano il 9%: non ci sarà nemmeno un minuto per rifiatare.
Foto: Lapresse