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Ciclismo

Giro d’Italia 2022: il percorso e le stellette di difficoltà delle 21 tappe. Presenti Mortirolo e Marmolada!

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Se sulla startlist qualche dubbio sicuramente può esserci, a livello di percorso il Giro d’Italia resta sicuramente la corsa a tappe forse meglio organizzata. Anche questa edizione, che scatterà da Budapest venerdì 6 maggio, sarà molto variegata e ricca di scenari diversi, con ovviamente le frazioni di montagna a farle da padrone. Andiamo a scoprire nel dettaglio tutte le tappe con le stellette di difficoltà.

PERCORSO E STELLETTE DI DIFFICOLTÁ GIRO D’ITALIA 2022

PRIMA TAPPA (venerdì 6 maggio): Budapest-Visegrad, 195 km (**)

Subito un arrivo in salita, al termine di una giornata prettamente pianeggiante: l’ascesa finale in terra magiara, che assegnerà la prima Maglia Rosa, misura 5,5 chilometri ed ha una pendenza media del 4,2%.

SECONDA TAPPA (sabato 7 maggio): Budapest, Budapest, 9,2 km di cronometro individuale (***)

Cronometro breve ma che delineerà già la classifica nella prima settimana: tanta pianura e lo strappo finale di 1300 metri al 4,7% di pendenza media e punte oltre il 10%.

https://www.oasport.it/2022/04/giro-ditalia-2022-la-startlist-e-lelenco-dei-partecipanti-presenti-nibali-simon-yates-carapaz-e-joao-almeida/

TERZA TAPPA (domenica 8 maggio): Kaposvar-Balatonfuered, 201 km (*)

A chiudere il primo week-end ungherese la prima frazione dedicata ai velocisti, con oltre 200 chilometri e la pianura a farla da padrona.

GIORNO DI RIPOSO 1 (lunedì 9 maggio)

QUARTA TAPPA (martedì 10 maggio): Avola-Etna, 166 km (****)

Dopo la trasferta magiara ed il primo giorno di riposo arriva subito una tappa durissima in Sicilia: si sale sul Vulcano, con 22,9 chilometri al 6% che porteranno al Rifugio Sapienza.

QUINTA TAPPA (mercoledì 11 maggio): Catania-Messina, 172 km (**)

Dovrebbero tornare in scena i velocisti il giorno dopo l’Etna, nonostante una prima parte di gara molto dura con il Portella Mandrazzi, salita lunghissima di quasi 20 chilometri ma con scollinamento a quasi 100 chilometri dall’arrivo.

SESTA TAPPA (giovedì 12 maggio): Palmi-Scalea, 192 km (**)

Scenario simile il giorno successivo in Calabria: salita ancora nella prima parte, poi tanta tanta pianura e probabile volata finale.

SETTIMA TAPPA (venerdì 13 maggio): Diamante-Potenza, 198 km (****)

Frazione veramente interessante quella che porta in Basilicata. Ben 4490 metri di dislivello: Passo Colla, Monte Sirino (prima categoria, torna dopo 23 anni), Monte Scuro e La Sellata prima dell’arrivo. Non c’è un momento per respirare, potrebbe succedere di tutto.

OTTAVA TAPPA (sabato 14 maggio): Napoli-Napoli, 149 km (**)

Molto mossa la frazione con partenza ed arrivo nel capoluogo campano: mancano le salite dure, ma anche qui di pianura ce n’è ben poca. Possono muoversi gli uomini da classiche.

NONA TAPPA (domenica 15 maggio): Isernia-Blockhaus, 187 km (*****)

Prima vera giornata di grande montagna sugli Appennini: prima il Passo Larciano (prima categoria) e poi il traguardo in quota al Blockhaus come nel 2017 (13,6 km all’8,4% di pendenza media).

GIORNO DI RIPOSO 2 (lunedì 16 maggio)

DECIMA TAPPA (martedì 17 maggio): Pescara-Jesi, 194 km (***)

Dopo il secondo giorno di riposo altra frazione interessante con un finale ricco di muri in terra marchigiana: Sant’Ignazio di Montelupone, Recanati, Filottrano, Santa Maria Nova e Monsano, possono muoversi i big.

UNDICESIMA TAPPA (mercoledì 18 maggio): Sant’Arcangelo di Romagna-Reggio Emilia, 201 km (*)

Tornano in scena le ruote veloci nella classica frazione completamente pianeggiante senza asperità.

DODICESIMA TAPPA (giovedì 19 maggio): Parma-Genova, 186 km (****)

Spettacolo previsto nell’arrivo in terra ligure: primi 97 km in costante ascesa per giungere al Passo del Bocco, poi lunga discesa verso Chiavari, per poi affrontare la salita di Ruta e quella decisamente impegnativa di Monte Becco (10,3 chilometri al 7%) collegata a Monte Fasce, 15 km prima del traguardo.

TREDICESIMA TAPPA (venerdì 20 maggio): Sanremo-Cuneo, 157 km (**)

Non dovrebbero essere protagonisti i velocisti vista una prima parte molto dura nella quale si scalerà il Colle di Nava. Probabile giornata da fughe.

QUATTORDICESIMA TAPPA (sabato 21 maggio): Santena-Torino, 153 km (****)

Frazione che porta al capoluogo piemontese che non lascerà respiro: da percorrere per due volte e mezza un circuito che propone il Colle della Maddalena, il Bric del Duca (Superga) e lo strappo di Santa Brigida, con quasi 3500 metri di dislivello complessivo.

QUINDICESIMA TAPPA (domenica 22 maggio): Rivarolo Canavese-Cogne, 177 km (****)

Si chiude la seconda settimana con una giornata ricca di salite sulle Alpi. Da scalare il Pila fino a Le Fleurs (riproposto dopo una trentina di anni), il Verrogne e l’arrivo in vetta a Cogne (seconda categoria) per complessivi 4030 metri di dislivello, 46 km degli ultimi 80 saranno in costante ascesa.

GIORNO DI RIPOSO 3 (lunedì 23 maggio)

SEDICESIMA TAPPA (martedì 24 maggio): Salò-Aprica, 200 km (*****)

Si apre la terza ed ultima settimana con una delle tappe più dure in assoluto. Si ripercorre il Goletto di Cadino, poi il leggendario Mortirolo dal versante di Monno (12,6 km al 7,6% di pendenza media ma con gli ultimi 2,5 km al 9,6%), discesa per passare a Teglio e il successivo Valico di Santa Cristina (13,5 km all’8% di pendenza media), dalla cui cima mancheranno 6 km al traguardo.

DICIASSETTESIMA TAPPA (mercoledì 25 maggio): Ponte di Legno-Lavarone (****)

Partenza con subito l’ormai noto Passo del Tonale, poi una lunga discesa che porterà la carovana ad attraversare l’Adige. Spazio all’inedito Passo del Vetriolo prima della salita del Menador con i suoi tornanti stretti e le gallerie tipiche delle strade intagliate nella roccia per ragioni belliche, dalla cui cima mancheranno 8 km all’arrivo.

DICIOTTESIMA TAPPA (giovedì 26 maggio): Borgo Valsugana-Treviso, 146 km (*)

Dovrebbe essere l’ultima chance per i velocisti, nonostante si dovrà scalare il Muro di Ca’ del Poggio, posto a 48 km dal traguardo.

DICIANNOVESIMA TAPPA (venerdì 27 maggio): Marano Lagunare-Castelmonte, 178 km (****)

Altra giornata di montagna: Passo di Tanamea prima dello sconfinamento in Slovenia dove si dovrà affronterà l’inedito Monte Kolovrat (10 km al 10% di pendenza media). Successivamente rientro in Italia e arrivo in vetta a Castelmonte (7,1 km al 7,8% di pendenza media).

VENTESIMA TAPPA (sabato 28 maggio): Belluno-Marmolada/Passo Fedaia, 167 km (*****)

Ultimo tappone dolomitico da paura: Passo San Pellegrino, Passo Pordoi (Cima Coppi con i suoi 2239 metri s.l.m., 11,8 km al 6,8%) e l’arrivo in quota al Passo Fedaia (2057 metri s.l.m, 14 km al 7,6% ma con gli ultimi 6 all’11%).

VENTUNESIMA TAPPA (domenica 29 maggio): Verona-Verona, 17,1 km di cronometro individuale (***)

Chiusura con la prova contro il tempo tutt’altro che semplice, vista la salita delle Torricelle a metà percorso (4,1 chilometri al 5,4% di pendenza media).

Foto: Lapresse

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