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Golf, arriva il primo Major della stagione. Si gioca il Masters 2022 ad Augusta

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Finalmente ci siamo, è arrivata la settimana del primo Major della stagione 2022, giovedì inizia l’86a ediziona del Masters Tournamentt. Lo spettacolo si terrà naturalmente presso il tradizionale Augusta National Golf Club, con i suoi difficilissimi green che spesso tendono a intrappolare i giocatori inesperti, regalando un grande vantaggio a coloro che hanno precedenti esperienze qui.

Con una giacca verde e oltre 2 milioni di dollari consegnati al vincitore di questo prestigioso evento, il Masters 2022 sarà come sempre uno degli eventi di massimo rilievo dell’intero calendario internazionale. Si riparte dalla vittoria di Hideki Matsuyama dello scorso anno, primo giapponese di sempre ad imporsi in questo torneo e in generale in Major. Purtroppo la sua partecipazione quest’anno è in forte dubbio a causa di un infortunio che l’ha costretto al ritiro al Valero Texas Open appena 4 giorni fa. Difficile quindi immaginare che il giapponese possa concedere il bis, fatto estremamente raro ad Augusta, mai accaduto dopo la doppietta di Tiger Woods nel 2001 e nel 2002.

Così come per Matsuyama, anche la presenza di Woods è in dubbio. Il fenomeno statunitense, cinque volte vincitore del Masters, ha comunicato che la sua presenza sarà decisa all’ultimo momento possibile e che continuerà ad allenarsi per provarci. Indimenticabile la sua leggendaria vittoria nel 2019, che segnò il ritorno di Woods al successo in un major ben 11 anni dopo l’ultima volta.

Chi invece ci sarà di certo e altrettanto certamente proverà a competere per la vittoria è lo spagnolo Jon Rahm, quinto lo scorso anno e molto adatto al percorso. Rahm ha inoltre appena perso la leadership nel world ranking e vorrà provare a rifarsi immediatamente. A toglierla è stata il 25enne Scottie Scheffler, nettamente il miglior giocatore finora in questa stagione. Scheffler ha fatto molto bene nelle ultime due occasioni da queste parti, centrando due top20, ma con il gioco mostrato finora, è certamente tra i candidati per la vittoria.

La lista dei potenziali vincitori non finisce certo qui: impossibile non citare il dominatore del torneo 2020 Dustin Johnson che sta tornando ad esprimersi sui suoi stellari livelli. Da tenere d’occhio anche Collin Morikawa e Patrick Cantlay, sempre pericolosissimi sui percorsi più insidiosi, senza dimenticare giocatori esperti e già vincenti nei major come Brooks Koepka e Rory McIlroy. Due i portacolori dell’Italia, Francesco Molinari e Guido Migliozzi, entrambi alla ricerca di conferme e della migliore forma. Tutti vorranno provare a mettersi l’iconica giacca verde sulle spalle, la lotta sarà come sempre meravigliosa su un percorso che perdona pochissimi errori.

Golf: Francesco Molinari e Guido Migliozzi in gara al Masters 2022 dopo un diverso avvio di anno

Il campo dell’Augusta National fu disegnato da Jones e Alister MacKenzie e inaugurato nel gennaio nel 1933. Si tratta di un classico par 72 di 7.425 yards, con la caratteristica madre di avere dei green in erba bentgrass ondulati e davvero velocissimi. I venti vorticosi che sporadicamente raggiungono Augusta hanno reso iconiche alcune delle buche del percorso, in particolare al par 3 della dodici dove le folate possono entrare davvero in ogni direzione e cambiare rapidamente.

I fairway sono spesso stretti e soprattutto presentano diverse pendenze che rendono molto diversi i colpi d’approccio al green,  premiando spesso proprio chi eccelle in questa componente del gioco. Fondamentale ovviamente anche gestire al meglio il putt, sui green complicatissimi.  Il punto più affascinante del complesso resta il tradizionale e difficilissimo trittico dell’Amen Corner, che comprende l’unica zona dove l’acqua gioca un ruolo predominante: dal colpo al green della 11, passando per la 12 e infine col par 5 della 13, una buca certamente di recupero ma che in passato ha saputo regalare colpi di incredibile bellezza e decidere interi Masters.

Foto: LaPresse

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