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Golf, Augusta Masters 2022: Scottie Scheffler domina, sua la Green Jacket. McIlroy secondo con una magnifica rimonta

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Scottie Scheffler, semplicemente il dominatore della prima parte del 2022. Il numero 1 del mondo conquista la Green Jacket, facendo suo il Masters 2022 all’Augusta National Golf Club. -10 (69 67 71 71) il suo score complessivo, e gli basta un -1 nel quarto e ultimo giro per gestire tutti gli avversari, rimasti (quasi) sempre a enorme distanza. L’americano diventa il quinto giocatore a vincere da numero 1 dell’OWGR il torneo dei maestri. Gli ultimi due putt di ritorno, paradossalmente, sono forse i colpi meno perfetti del suo torneo, ma è un doppio bogey che quasi rende umano un giocatore che, per il momento, ha mostrato molto di alieno. E lui la prende col sorriso di chi ha vinto quattro tornei in sei settimane.

Il grande protagonista del giorno, però, diventa Rory McIlroy. Il nordirlandese, a +1 all’inizio della giornata, sfodera qualcosa che ha a che fare non con il golf dei comuni mortali, ma con quello dei grandissimi. Una rimonta, la sua, quasi fuori dalla realtà, che si nutre sempre più dell’esaltazione completa, trova il vertice massimo nell’eagle alla 13 e poi un’ulteriore sublimazione in un unico colpo: la palla che, alla 18, va in buca direttamente dal bunker facendo impazzire sia lo stesso McIlroy che tutti i presenti, i quali ovviamente non si tengono più. Chiude a -7 e proprio numero 7 del mondo ridiventa.

La terza posizione è a metà tra il dolce e l’amaro. Dolce, perché segna il ritorno definitivo dell’irlandese Shane Lowry tra i big assoluti, grazie al -3 di giornata che lo porta a -5 e gli consente di scalare la classifica mondiale. Amaro, perché l’australiano Cameron Smith non riesce a dare quel che vorrebbe, incappando in un +1 e in qualche imprecisione di troppo per concludere con lo stesso score di Lowry.

Golf, Augusta Masters 2022: Scheffler lotta e mantiene la leadership, insegue Cameron Smith

Bene anche Collin Morikawa: per l’americano un -5 che lo issa a -4 di torneo e alla quinta posizione nonché 2° nel ranking OWGR (scalza Jon Rahm: lo spagnolo chiude 27° a +4), con un colpo di vantaggio sul connazionale Will Zalatoris (anche per lui -5 odierno) e sul canadese Corey Conners. Ottavi con -1 l’USA Justin Thomas e uno degli altri delusi di giornata, il sudcoreano Sungjae Im, che finisce il giro a +3. Decimi, pari con il par, ancora un padrone di casa, Cameron Champ, e il sudafricano Charl Schwartzel.

Tiger Woods chiude in calando, con un +6 di giornata e +13 complessivo, il che significa 47° posto, ma la grande impresa lui l’ha già fatta riuscendo, in condizioni precarie, ad arrivare a potersi giocare gli ultimi due giri. Non si sa come, quanto e quando potrà tornare sui green, ma una cosa è certa: ha sfidato un’altra volta molti limiti e se li è semplicemente messi dietro, da par suo. Una delle storie di Masters in un ultimo giorno meteorologicamente, e non solo, perfetto.

Foto: LaPresse

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