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Gran Bretagna: atleti russi e bielorussi dovranno condannare per iscritto l’invasione per partecipare ad eventi sportivi

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Gli atleti russi e bielorussi che vogliono competere in Gran Bretagna dovranno dimostrare di essere “genuinamente indipendenti e neutrali” rilasciando una dichiarazione scritta in cui condannano l’invasione russa dell’Ucraina. Quella che sembrava solo una minaccia nelle scorse settimane, si sta trasformando in realtà.

Il ministro dello sport britannico Nigel Huddleston ha confermato che questa misura sarà attuata, aggiungendo inoltre che “sosterremo anche sport o entità individuali che dovessero decidere di vietare del tutto agli atleti russi o bielorussi di partecipare”. Non farebbero eccezione quindi il torneo di Wimbledon o il Gran Premio di F1 di Silverstone, insieme a tanti altri appuntamenti importantissimi del panorama sportivo.

Per questi atleti è già prevista in praticamente ogni competizione la necessità di competere come atleta neutrale, senza poter gareggiare sotto la bandiera della propria nazione. La manovra del ministero britannico si muove proprio sulla definizione di neutralità: “Se dicono di essere neutrali, vogliamo la certezza che siano sinceramente neutrali e che non ci sia alcun collegamento con Putin”. Così ha commentato lo stesso Huddleston.

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L’impatto che questa manovra può avere sui vari eventi sportivi è enorme, a partire proprio dal torneo di Wimbledon. Sappiamo come la Russia sia diventata una potenza nel tennis, specialmente in campo maschile dove Daniil Medvedev è stato da poco numero 1 al mondo (ora numero 2). Non sono mancate le polemiche in Gran Bretagna e non solo già nelle ore successive alle dichiarazioni ed è quindi lecito aspettarsi nuovi sviluppi sulla vicenda.

Foto: LaPresse

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