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Masters 1000 Montecarlo 2022: Jannik Sinner perde una battaglia di oltre tre ore, Alexander Zverev in semifinale

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Il Masters 1000 di Montecarlo termina in modo amaro per Jannik Sinner. L’altoatesino, dopo una battaglia feroce iniziata col sole e finita con i riflettori, è costretto a dar strada ad Alexander Zverev. Il tedesco entra in semifinale con il punteggio di 5-7 6-3 7-6(5) dopo aver avuto bisogno di tre ore e 7 minuti per raggiungere il proprio obiettivo. Una sfida che è forse la più rilevante, per qualità tecnica ed emozioni, dell’intero torneo, e che mostra una volta di più come il livello dell’altoatesino, anche se oggi il finale non gli è girato per il verso giusto, sia tendente verso l’altissimo. Prossimo avversario del numero 3 del mondo uno tra l’argentino Diego Schwartzman e il greco Stefanos Tsitsipas.

Dopo tre game privi di brividi, il quarto vede Sinner sbagliare parecchio, andare sotto 0-40 e finire trafitto dalla risposta lungolinea di rovescio di Zverev sulla seconda: 1-3. Tra un passante di rovescio molto bello, qualche scelta sbagliata e un doppio fallo del tedesco, sul 2-4 l’azzurro ha due chance per rientrare. Altro doppio fallo, in apparenza: scende il giudice di sedia, seconda di Zverev buona, nuova prima (dopo proteste di ignota natura del numero 2 del seeding). Sul 30-40, però, uno scambio sostenuto costringe il tedesco all’errore: controbreak. Sul 3-4, sotto 15-30, s’inventa poi sul 30-30 un serve&volley che contribuisce al definitivo ricongiungimento. L’undicesimo gioco si fa decisivo: dopo tre possibilità, di cui solo una vede l’italiano sprecare, alla quarta il tedesco completa il suo stato confusionale dettato dal continuo cambiamento delle posizioni in risposta di Sinner con un doppio fallo. Il numero 2 d’Italia ringrazia, tiene a zero e chiude la questione.

Sempre più nervoso, il numero 3 del mondo comincia a sbagliare di più sotto il sole che finalmente splende al Country Club. Sull’1-1 arrivano tre palle break per Sinner, tutte insieme: basta la seconda per certificare il 2-1 nel tripudio del Campo Ranieri III. Non riesce però a sfruttare il vantaggio: un brutto quarto game, con annesso doppio fallo sul 30-40, rimette in equilibrio la situazione, ma soprattutto offre nuovamente a Zverev il rientro nella partita se non altro sul lato mentale. Il gioco successivo è furiosamente lottato, tanto che l’altoatesino due palle break le ha, ma la trasformazione non riesce in nessuno dei due casi. Sul 3-4 30-30 Sinner commette l’errore che per certi versi è decisivo nel parziale, una volée a campo aperto che finisce appena oltre la riga. Pochi minuti e la contesa si prolunga.

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Parte male nel terzo set l’azzurro, che deve salvarsi da sotto 0-30 nel primo game e, poi, cede direttamente a zero la battuta nel terzo. Sull’1-2, Zverev manca due palle game, se ne procura una terza, ma impazzisce improvvisamente: prima da sotto, seconda a 207 km/h, doppio fallo. Niente di meglio per riattivare sia Jannik che il pubblico di Montecarlo: controbreak immediato. Sul 3-3, però, arriva un altro momento critico per l’azzurro, che si ritrova a cedere, di nuovo con un doppio fallo, il servizio. Il numero 3 del mondo improvvisamente cambia tattica, ricorre al serve&volley per un intero game e lo ottiene, salendo sul 3-5. Sinner prima tiene la battuta, poi, spinto anche dal pubblico ancora rimasto tutto sulle tribune, si riprende il maltolto e trova il 5-5. Altro gioco furibondo, l’undicesimo, ma l’altoatesino se lo gioca bene e riesce ad assicurarsi il tie-break, raggiunto poi da Zverev a zero. Nell’ultimo e definitivo game accade di tutto: per sei volte di fila, dal 2-2, nessuno dei due tiene più la battuta. In mezzo c’è anche il dritto a seguire il servizio dell’azzurro che viene respinto da un nastro che già in precedenza non aveva aiutato i due giocatori: sarebbe stato 5-3. Sul 5-5 Sinner mette ancora un dritto di poco fuori dopo una difesa non normale (delle tante) di Zverev, che raccoglie così il match point e, vedendo l’ultima palla che finisce in rete dall’altra parte, esulta smodatamente.

30-46 Sinner, 35-47 Zverev: questo dice un conto vincenti-gratuiti che parla dell’equilibrio di un match che pure ha visto il tedesco vincere 11 punti in più (101-112); il tennis, però, è notoriamente sport non matematico. Meglio il numero 3 del mondo come prime in campo (55%-71%), più efficace l’italiano nei punti vinti proprio con la prima (73%-69%), meno bene entrambi con la seconda (38%-42%).

Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI – LivePhotoSport.it

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