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MotoGP, Carmelo Ezpeleta: “Pianifichiamo di correre tutti i 21 GP in calendario. Nessun recupero in caso di cancellazione”

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Nell’attuale panorama sportivo ci sono pochi dirigenti con l’esperienza e il polso di Carmelo Ezpeleta. Il patron della Dorna, 76 anni, tiene ormai da tre decenni le redini del Motomondiale, di cui è diventato un’autentica istituzione vivente. Normale, quindi, che qualsiasi sua dichiarazione abbia valenza ufficiale anche se non è contenuta in un comunicato stampa emesso da Dorna stessa. È il caso di quanto detto ieri dal manager spagnolo alla testata tedesca speedweek.com, con argomento il calendario della stagione 2022.

Quest’anno la MotoGP ha già corso in tre continenti diversi (Asia, Sudamerica, Nord America), sancendo un ritorno alla normalità dopo la pandemia di Covid. Ora si stanzierà in Europa, dove rimarrà sino alla fine dell’estate, dopodiché tra settembre e ottobre è prevista una Tournée in Estremo Oriente prima del “gran finale” di Valencia. Nel 2021 le problematiche maggiori si sono verificate proprio in concomitanza dell’autunno, quando sono stati cancellati diversi eventi, generando la necessità di imbastire dei recuperi su piste già affrontate in precedenza. Ezpeleta ha spiegato che questa situazione non ricapiterà nel 2022.

L’iberico rivelato che al momento il GP maggiormente a rischio sarebbe quello del Giappone, programmato il 25 settembre. “Dobbiamo ancora capire se si potrà effettivamente correre a Motegi. In questo momento le autorità giapponesi impongono a chi entra nel loro Paese degli obblighi relativi alla quarantena che per noi sarebbero insostenibili dal punto di vista logistico [il 18 settembre è in calendario il GP d’Aragona, nda]. Presupponiamo che con il ritorno alla normalità le leggi vengano cambiate, ma se così non sarà e dovessero permanere le attuali norme, allora non andremo in Giappone”.

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C’è invece fiducia per gli appuntamenti successivi. “La Thailandia non dovrebbe rappresentare un problema e per quanto riguarda l’Australia, se ci ha corso la Formula 1, ci possiamo andare anche noi! Certo, bisognerà capire se a ottobre la situazione sarà analoga a quella attuale, ma ora come ora non ci sono ostacoli per un ritorno a Phillip Island. Infine non vedo difficoltà relative alla Malesia, dopotutto a febbraio abbiamo svolto regolarmente i nostri test programmati proprio a Sepang”.

Ezpeleta ha svelato che se qualche appuntamento dovesse essere malauguratamente cancellato, non verrà recuperato altrove. Semplicemente il numero di GP verrebbe ridotto. “A oggi pianifichiamo di disputare tutte le 21 gare in calendario, ma se così non dovesse essere, sicuramente non saranno meno di 19 ha concluso il catalano, facendo intendere come, a parte il Giappone ed eventualmente l’Australia, non ritiene vi siano grandi criticità in vista per il proseguo del 2022.

Foto: MotoGPpress.com

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