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MotoGP, Ducati ottima sul giro secco, meglio ancora sul passo ad Austin. E Bagnaia…

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È una Ducati splendente quella ammirata nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio delle Americhe. Le moto di Borgo Panigale sono infatti state le grandi protagoniste del turno pomeridiano, salendo prepotentemente di livello dopo una mattinata insipida. Scorrendo la classifica combinata si trovano ben cinque ducatisti nella top-ten, di cui tre nelle prime quattro posizioni!

Ha impressionato Johann Zarco, autore di uno dei suoi proverbiali lampi sul giro secco. Chissà che quanto avvenuto domenica scorsa, con Aleix Espargarò capace di ottenere il primo successo alla veneranda età di 32 anni, non abbia pungolato anche il francese, a sua volta alla caccia della prima affermazione nella top-class. Vedremo se sarà il momento dei veterani alla riscossa, ma di sicuro la concorrenza interna non manca. Anche Jack Miller ha destato una gran bella impressione. L’australiano ha costantemente frequentato i quartieri nobili della tabella dei tempi, mostrando un passo molto incisivo. Considerato il suo storico feeling con il Cota, la palma di favorito della prima ora per la vittoria di domenica è lui.

Cos’è cambiato rispetto alla FP1, dove le Ducati non avevano brillato particolarmente? Due fattori in particolare. Numero uno, la temperatura. Nel pomeriggio fa molto più caldo rispetto alla mattina, dunque le GP22 (e la GP21 di Enea Bastianini, apparso decisamente competitivo in entrambe le sessioni) hanno gradito l’innalzamento della colonnina di mercurio. Un ottimo viatico in vista delle qualifiche, che si disputeranno nello stesso orario della FP2 odierna. In secondo luogo non va dimenticato come nella FP1 praticamente tutti i rider siano scesi in pista con mescola media all’anteriore, mentre nel pomeriggio abbiamo calzato la dura. Anche questa novità ha giovato alle figlie di Borgo Panigale.

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Abbiamo citato Zarco, Miller e Bastianini. Dov’è Francesco Bagnaia? In nona posizione, appena davanti alla GP22 gemella, seppur griffata Pramac, di Jorge Martin. Attenzione però, perché Pecco ha mostrato un buon passo gara, mentre gli è mancato il tempo sul giro secco. Almeno relativamente, perché ora come ora sarebbe ammesso di diritto al Q2 (e non è detto che domattina si possano migliorare i tempi del pomeriggio odierno).

C’è ancora spazio per crescere, quindi, perché il venticinquenne piemontese ha progressivamente migliorato il set-up della sua moto, dando la sensazione di trovare una base solida in vista quantomeno del GP. C’è ancora da lavorare, ma anche la possibilità di avere una serata di confronto con gli ingegneri. Chissà che Bagnaia non possa aggiungersi alla festa e lottare per le posizioni di vertice in qualifica. Sarebbe fondamentale partire davanti, perché se ad Austin la Ducati è questa, l’occasione per cominciare a picchiare duro in ottica Mondiale va sfruttata.

Foto: La Presse

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