MotoGP

MotoGP, Francesco Bagnaia in crisi. Il suo talento finissimo può essere inceppato da un granello di sabbia?

Pubblicato

il

Francesco Bagnaia è uscito malamente dalle qualifiche del Gran Premio di Portogallo. Il venticinquenne della Ducati è caduto nel Q1, riportando una forte contusione alla spalla. Gli esami preliminari non hanno evidenziato alcuna serie conseguenza, ma se anche dovesse essere al via della gara di domani, Pecco sarà obbligato a scattare dall’ultima posizione. L’alfiere della Casa di Borgo Panigale ha infatti impattato con l’asfalto prima di stabilire un tempo valido.

Si tratta dell’ennesimo episodio negativo di un 2022 sinora da dimenticare. Unanimemente considerato un candidato alla conquista del titolo mondiale, Bagnaia per adesso non è ancora salito sul podio. L’unico vero lampo è rappresentato dalla bella rimonta nel Gran Premio d’Argentina, concluso al quinto posto. Risultato poi replicato anche ad Austin, seppur con dinamiche e sensazioni meno positive rispetto a quello di Rio Hondo. C’era comunque fiducia in vista di Portimao, ma ancora una volta le speranze sono state frustrate.

Spiace dirlo, ma se Pecco vuole cercare il colpevole della caduta odierna non può certo appellarsi alla malasorte. Deve bensì guardarsi allo specchio. Ha voluto rischiare subito le slick quando i tempi non erano ancora maturi e, a differenza di Takaaki Nakagami, rientrato ai box per montare le rain dopo l’installation lap, si è lanciato comunque in un giro veloce. Il risultato lo conosciamo, è stato disarcionato dalla sua moto dopo meno di 20 secondi, ritrovandosi dolorante al centro medico.

Come sta Francesco Bagnaia dopo la caduta? Nessuna frattura, verrà visitato di nuovo domattina

La sensazione esterna è che in questo momento ci sia qualche tarlo nella mente del piemontese, come se qualcosa lo infastidisca e non gli consenta di essere pienamente sereno. Anche il fatto di raccogliere la ghiaia dopo la caduta di venerdì per portarla ai box e lamentarsi della dimensione dei sassi lascia perplessi. È come se Bagnaia, ora come ora, veda spettri dovunque.

Eppure non si vincono quattro gare di MotoGP per caso. Non si domina la scena come l’ha dominata lui a fine 2021 solo grazie alle circostanze. Non si diventa Campioni in Moto2 per pura fortuna. Il potenziale c’è e questo non può essere messo in discussione. Cionondimeno Bagnaia da’ la sensazione di faticare a esprimere appieno tutto il proprio talento. Se attorno a lui ogni aspetto è perfetto e ogni cosa gira per il verso giusto, allora non c’è trippa per gatti. È la reincarnazione di Jorge Lorenzo. Forse, però, non è un martello, ma un orologio delicatissimo. Basta un piccolo granello di sabbia per incepparne gli ingranaggi.

Se così fosse, allora bisogna avere la pazienza di ripulire il meccanismo, in maniera tale da farlo rendere al meglio. Il tempo, però, in MotoGP non lo regala nessuno e gli altri non stanno fermi. Domani c’è il rischio concreto di perdere tanti altri punti nella classifica iridata e con essi il treno per il Mondiale 2022.

Foto: MotoGPpress.com

Exit mobile version