MotoGP
MotoGP, GP Portogallo 2022. Punti di riferimento cercasi. Portimao fornirà indicazioni precise sui rapporti di forza?
Archiviato un weekend di pausa, il Motomondiale si appresta a ripartire. Da domani la MotoGP e le classi inferiori saranno impegnate a Portimao, dove la stagione entrerà di fatto nel vivo. Sinora si è gareggiato in Qatar, Indonesia, Argentina e Stati Uniti, mentre ora comincerà la lunga fase europea. Quella portoghese sarà infatti la prima di dodici gare consecutive nel Vecchio Continente, dove si rimarrà per i prossimi cinque mesi. Dunque il “prologo” del 2022 è terminato ad Austin, adesso inizia il periodo destinato a definire i reali connotati del 73° campionato iridato.
“I veri valori emergeranno solo in Europa” ripetono da settimane gli addetti ai lavori, quasi a voler esorcizzare una MotoGP che negli appuntamenti asiatico-americani è stata letteralmente imprevedibile e priva di qualsiasi punto di riferimento. Piloti in grado di vincere un GP si sono ritrovati a lottare per la decima piazza nella tappa successiva. Moto in difficoltà in un determinato contesto si sono rivelate dominanti altrove. Insomma, un’anarchia diffusa, dalla quale per il momento emerge Enea Bastianini. Nonostante un paio di prove da comprimario, le due vittorie conquistate a Lusail e Austin permettono al ventiquattrenne riminese di comandare la classifica iridata con 5 punti di vantaggio su Alex Rins, che al contrario non ha mai primeggiato, ma al tempo stesso non è mai uscito dai primi sette. Insomma, ora come ora si può ambire all’Iride sia alternando fiammate a momenti opachi, sia viaggiando con regolarità senza particolari lampi.
La verità è che nessuno è ancora riuscito a fare la differenza, anche perché i tre protagonisti annunciati a inizio stagione hanno tutti steccato, per una ragione o per un’altra. Fabio Quartararo si barcamena con una Yamaha priva di potenza, arrovellandosi peraltro in merito al proprio futuro (rinnoverà con la Casa di Iwata, oppure intraprenderà qualche nuova avventura, magari con Honda o Suzuki?). Marc Marquez, pur dimostrando di essere ancora potenzialmente un dominatore, deve fare i conti con un fisico sempre più logoro. Francesco Bagnaia non è ancora entrato in sintonia con la versione 2022 di una Ducati che per adesso vince solo in mani altrui (e con le specifiche 2021).
Si cercano punti di riferimento, insomma, perché per ora si capisce poco o nulla. Se teniamo in considerazione le prestazioni espresse sinora, il pedigree di ogni pilota e le potenzialità delle moto cavalcate da ognuno di essi, in questo momento si possono indicare almeno sette pretendenti al titolo iridato, ovvero i primi cinque dell’attuale classifica generale (Bastianini, Rins, Aleix Espargarò, Mir, Quartararo) a cui vanno aggiunti, noblesse oblige, Bagnaia e Marquez. La grande domanda è se a Portiamo cominceremo a capire qualcosa di più di una stagione finora illeggibile, oppure se questa incomprensibilità di fondo proseguirà anche nelle prossime settimane. La parola alla pista.
MONDIALE PILOTI (4 GP SU 21)
61 – BASTIANINI Enea [ITA] {Ducati Gresini}
56 – RINS Alex [ESP] {Suzuki}
50 – ESPARGARO’ Aleix [ESP] {Aprilia}
46 – MIR Joan [ESP] {Suzuki}
44 – QUARTARARO Fabio [FRA] {Yamaha}
42 – BINDER Brad [RSA] {Ktm}
31 – MILLER Jack [AUS] {Ducati}
31 – ZARCO Johann [FRA] {Ducati Pramac}
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23 – BAGNAIA Francesco [ITA] {Ducati}
21 – MARQUEZ Marc [ESP] {Honda}
Foto: MotoGPpress.com