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MotoGP, la Ducati è in crisi con Bagnaia. Marini e Martin in prima fila: altro smacco dai clienti

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Francesco “Pecco” Bagnaia ha toccato il punto più basso della sua avventura nel team Ducati Factory al termine del sabato del Gran Premio di Argentina, terzo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2022. Inutile girarci attorno. Sul tracciato di Termas de Rio Hondo il portacolori del team di Borgo Panigale è stato estromesso già nella Q1 e domani scatterà solamente dalla quattordicesima casella della griglia.

Un risultato quanto mai allarmante, soprattutto se paragonato a quello dei colleghi di marchio. Jorge Martin, dopotutto, ha spinto la GP22 del team Ducati Pramac fino alla piazza d’onore, a soli 151 millesimi di distacco dalla pole position di giornata di Aleix Espargarò, precedendo un’altra GP22, quella di Luca Marini, del team Mooney VR46. Non solo, anche Johann Zarco e Jack Miller hanno, quantomeno, trovato l’ingresso nella Q2. “Pecco”, invece, è stato respinto con perdite.

Come si può spiegare una involuzione simile? Che fine ha fatto quel pilota che ha dominato in lungo ed in largo l’ultimo scorcio del Mondiale 2021 (con 4 successi nelle ultime 6 uscite, che non sono diventati 5 solamente per l’improvvida caduta di Misano 2) e che nei test pre-stagionali aveva nuovamente fatto vedere grandi cose? Com’è possibile che, appena è iniziata la nuova annata, tutta l’onda lunga che sospingeva l’ex campione del mondo della Moto2, sia svanita di colpo?

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Si sapeva che la nuova moto tinta di rosso rappresentava un passo in avanti notevole rispetto all’edizione precedente e che, di conseguenza, sarebbe occorso un po’ di tempo per mettere tutto nella direzione ideale, ma un solo punto dopo le prime due gare, e il 14° posto odierno, rappresentato campanelli d’allarme potenti per Francesco Bagnaia. Il pilota torinese, infatti, sembra avere perso la giusta rotta, più a livello mentale che tecnico. Se Jorge Martin e Luca Marini centrano una brillante prima fila, non si può spigare la sua quinta.

Il nervosismo messo in mostra in pista, in un caso nei confronti di Pol Espargarò per un movimento non troppo ortodosso dello spagnolo del team Honda, confermano l’assunto. Per la prima volta da quando si trova nella classe regina, “Pecco” ha l’obbligo di vincere e, evidentemente, la pressione inizia a farsi sentire, specialmente con una GP22 che, al momento, non riesce a portare nella sua direzione. Domani la grande occasione di rifarsi in gara, anche se partire nella pancia del gruppo non è mai semplice nella MotoGP di questa era.

Credit: MotoGP.com Press

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