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MotoGP, l’equilibrio regna sovrano nel 2022. Mai così pochi punti per il leader dopo 4 GP

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Dopo l’impegnativo doubleheader di Termas de Rio Hondo e Austin, il Motomondiale 2022 si appresta a trasferirsi in Europa per affrontare una serie di 12 Gran Premi in cinque mesi. I primi quattro appuntamenti stagionali hanno però già fornito degli spunti molto interessanti in MotoGP, con il sorprendente Enea Bastianini che si presenterà a Portimao da leader del campionato in sella ad una Ducati GP21.

Il romagnolo del Team Gresini si è aggiudicato due vittorie di tappa in Qatar e in Texas, mentre in Indonesia ed in Argentina ha fatto più fatica dovendosi accontentare di racimolare qualche punticino comunque importante in ottica iridata.

“Bestia” si trova al comando della generale a quota 61 punti con un vantaggio di 5 punti su Alex Rins (Suzuki), 11 su Aleix Espargarò (Aprilia), 15 sul campione mondiale 2020 Joan Mir (Suzuki), 17 sul campione in carica Fabio Quartararo (Yamaha) e 19 su Brad Binder (KTM). Distacchi ancor più elevati per alcuni possibili candidati al titolo come Jorge Martin (-33), Pecco Bagnaia (-38) e Marc Marquez (-40, saltando però due GP).

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Avvio di stagione estremamente equilibrato dunque per la classe regina, come testimoniano anche i dieci piloti diversi con almeno un podio all’attivo nel 2022 (Bastianini e Rins gli unici ad ottenerne due). Fa riflettere anche il dato relativo al punteggio totalizzato dal leader del Mondiale dopo quattro gare (61), che è il più basso di sempre in MotoGP da quando viene utilizzato questo sistema di assegnazione dei punti (introdotto nel 1993). In precedenza questo curioso primato statistico apparteneva a Valentino Rossi con 62 punti nel 2017.

Credit: MotoGP.com Press

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