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MotoGP, segnali di vero Bagnaia a Jerez. Ma l’uomo da battere resta Quartararo

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Prove libere di Jerez de la Frontera, chissà che oggi non sia cominciata per davvero la stagione di Francesco Bagnaia. Se escludiamo la domenica del Gran Premio d’Argentina, nelle prime cinque gare stagionali il venticinquenne piemontese è apparso la controfigura di sé stesso. Al contrario nella giornata odierna, per la prima volta nel 2022, è stata avvistata la versione più competitiva di Pecco. La punta di diamante designata della Ducati si è issata al 3° posto nella classifica dei tempi, dimostrandosi in linea sia con Enea Bastianini (a oggi l’uomo più efficace in gara tra quelli di Borgo Panigale), che con Jorge Martìn (il centauro più forte sul giro secco).

Al mattino Bagnaia praticamente non è esistito, ma per scelta strategica. La spalla infortunata sabato scorso a Portimao è ancora ben lontana dall’essere guarita, dunque di concerto con il team si è deciso di risparmiare le forze in vista del pomeriggio. In effetti nella FP2 si sono rivisti sprazzi del Pecco di fine 2021, quello in grado di lasciar correre la moto nel migliore dei modi e di inserirla in curva a piacimento. È senza ombra di dubbio un segnale estremamente incoraggiante, soprattutto perché il piemontese sinora ha sempre lamentato sensazioni negative in sella alla nuova Desmosedici, riuscendo a mettere qualche pezza solo aggiustando il set-up strada facendo nell’arco del fine settimana. Al contrario, essere subito al vertice già il venerdì denota un feeling probabilmente sinora sconosciuto nel 2022.

Bagnaia ha già fatto bene a Jerez in carriera. Nel 2020 vide andare letteralmente in fumo la piazza d’onore del GP d’Andalusia a causa della rottura del motore. Il secondo posto è però arrivato nel 2021, seppur alle spalle del compagno di squadra Jack Miller. Non si chiede a Pecco di vincere, anche perché su questo tracciato non è mai passato per primo sotto la bandiera a scacchi in nessuna categoria. Tanti podi tra Moto2 e Moto3, ma l’affermazione è tuttora un tabù. Però, già rivederlo sul podio sarebbe un’ottima notizia. Vale la pena di ricordare che nella stagione in corso il suo miglior risultato è un 5° posto. Siamo alla sesta delle ventuno gare in programma, issarsi nella top-three sarebbe dunque auspicabile e consentirebbe di tenere viva la propria candidatura alla conquista del titolo.

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D’accordo, ora come ora è molto difficile immaginare un Bagnaia in grado di vincere il Mondiale, però una bella performance a Jerez de la Frontera permetterebbe di provare a imbastire una lunga rincorsa nei confronti dell’Iride. Certo è che Fabio Quartararo appare pronto a prendersi la testa della classifica generale. Dopo aver dominato a Portimao, il francese oggi ha destato l’impressione migliore, proponendosi come il grande favorito per vincere domenica. D’altronde l’autodromo Angel Nieto ha caratteristiche tali da esaltare le qualità della Yamaha, ignorandone i difetti. El Diablo ha fatto capire di avere qualcosa in più di tutti gli altri sia sul giro secco che in tema di passo, pertanto il resto del campo partenti dovrà verosimilmente correre in difesa. Forse, però, Pecco per la prima volta quest’anno potrà giocarsi qualcosa di importante con le sue forze. Fosse anche la piazza d’onore, rappresenterebbe comunque il primo lampo di un 2022 sin qui anonimo.

Foto: MotoGPpress.com

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