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NASCAR Cup Series, si torna sull’asfalto nella leggendaria Talladega
Dopo tre short-track la NASCAR Cup Series torna su un superspeedway per la decima tappa della stagione. L’appuntamento di questo week-end è con la mitica location di Talladega, ovale in cui gli imprevisti e le sorprese sono all’ordine del giorno. Tutti possono primeggiare a ‘Dega’, il più grande catino dell’intera stagione.
L’impianto che sorge nello Stato dell’Alabama rientra nella medesima categoria del Daytona International Speedway, ma ci sono delle sostanziali differenze a partire dalla lunghezza di 4,2 chilometri. Curva 1-2 hanno una pendenza di 33°, mentre il banking di turn 3-4 oscilla tra 32,4 e 32,5. L’altra sostanziale differenza dal ‘World Center of Racing’ è data dal posizionamento della linea del traguardo che è posta 1250 piedi più avanti rispetto a Daytona. Questa caratteristica cambia completamente le dinamiche di un’ipotetica volata, sono infatti molti di più i metri che separano i protagonisti dalla curva 4 alla linea dell’arrivo.
Brad Keselowski (2009-2012-2016-2021) potrebbe diventare il più vincente della storia della ‘Geico 500’, il nome ufficiale di questa corsa che si è tenuta per la prima volta nel 1970. Ryan Blaney (2020), Chase Elliott (2019), Joey Logano (2018), Ricky Stenhouse Jr. (2017), Denny Hanlin (2014), Kevin Harvick (2010) e Kyle Busch (2008) sono gli altri che hanno primeggiato per almeno una volta nel catino di Lincoln.
Blaney (Penske #12) e Hamlin (Gibbs #11) hanno mostrato nelle ultime stagioni di aver qualcosa in più in queste speciali piste in cui tutto può succedere. Attenzione anche ad Austin Cindric (Penske #2) , vincitore lo scorso febbraio della Daytona 500
Foto. LaPresse