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NASCAR Cup Series, Toyota cerca il bis a Martinsville
La NASCAR Cup Series resta nello Stato della Virginia questo fine settimana per una gara in una delle piste più iconiche della categoria: Martinsville. Il catino di Ridgeway è il più corto del calendario ed uno dei più storici della serie in cui storicamente tutto può succedere.
La ‘graffetta’, uno dei tanti soprannomi di questa pista, ha anche la caratteristica di essere l’unico circuito con un mix di asfalto e di cemento, presente nelle curve che hanno un’inclinazione di 12°. L’evento di questo week-end è il primo dei due che si terranno a Martinsville, luogo che dal 2020 elegge i protagonisti del ‘Championship 4’ che come accaduto negli ultimi due anni si terrà nuovamente al Phoenix Raceway.
Sara una gara particolare che per la prima volta verrà disputata su una distanza diversa rispetto all’appuntamento autunnale. Sono infatti previsti 400 passaggi e non 500, lunghezza di fatto tradizionale utilizzata dal 1956 ad oggi.
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Occhi puntati questo week-end su Martin Truex Jr, protagonista delle ultime due stagioni in cui ha semplicemente dominato la scena. Il #19 del Gibbs Racing, campione 2017, prova a confermarsi e potrebbe eguagliare Denny Hamlin (2008-2010-2015), il più vincente tra i piloti presenti nella Cup Series che è al momento l’unico alfiere di Toyota ad aver primeggiato in questa stagione. Da segnalare anche le affermazioni di Brad Keselowski (2017-2019), Kurt Busch (2014), Kevin Harvick (2011) e Kyle Busch (2016). Martinsville, ancora più di Richmond, è una gara in cui tutto può succedere che possiamo definire ‘Jolly’.
Foto. LaPresse