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Basket
NBA, J.R. Smith confessa: “Nella bolla di Orlando tanti giocatori fumavano marijuana”
A distanza di quasi due anni, J.R. Smith “vuota il sacco” per molti giocatori. L’ex cestita dei Los Angeles Lakers, in una puntata del podcast statunintese “All the Smoke” ha parlato della situazione nella bolla di Orlando, dove alla fine sono stati i losangelini gialloviola a vincere l’anello nel 2020.
“Fumare marijuana era l’unico modo affinché tutto potesse funzionare in quella condizione“, ha rivelato Smith, nelle parole tradotte da Sportando, “E’ stato bello. Sono contento che sia successo, perché finalmente si è rotta quella barriera e quello stigma intorno alla marijuana”.
Poi ha aggiunto: “Il basket espresso nella bolla? Alcune erano praticamente delle partite d’allenamento, altre delle gare di alto livello”.
Infine ha concluso dicendo: “Perchè la fumavamo? Quando sei in campo con il tuo corpo, la tua mente e la tua anima alla fine scendi in campo e non pensi a nient’altro che a fare canestro”.
Un retroscena certamente inatteso e non banale, un po’ come il personaggio di J.R. Smith, cestista che fra l’altro a livello contrattuale, dopo aver vinto l’anello coi Lakers, non ha più trovato un’occupazione in NBA.
Foto: Kevin C. Cox/Pool Photo via AP