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NBA, Manu Ginobili sarà inserito nella Hall of Fame nella classe del 2022

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Non si può certo parlare di una notizia sorprendente, dopotutto era solo questione di tempo. A quanto pare, dunque, è stato decisamente rapido per eleggere Manu Ginobili nella Hall of Fame della NBA, con una consacrazione assolutamente inevitabile per un giocatore che ha saputo unire fantasia, qualità, carattere e intensità come pochi altri nella sua generazione. Un fuoriclasse, un uomo squadra, un talento fuori dagli schemi e uno di quei giocatori che sapeva davvero lasciare tutti a bocca aperta in campo.

La rivelazione del suo ingresso nella Hall of Fame più prestigiosa del basket è arrivata dal sito statunitense “The Athletic”, mentre l’annuncio ufficiale dei giocatori prescelti per la classe del 2022 arriverà solamente domani. Assieme all’argentino sono stati selezionati quattro nomi: Tim Hardaway, Swin Cash, George Karl e Bob Huggins. La cerimonia, come tradizione, si terrà nella serata del 10 settembre a Springfield, Massachusetts.

Un riconoscimento assolutamente meritato quanto inevitabile per il nativo di Bahia Blanca che ha legato la sua carriera anche all’Italia, dato che in giovane età (dal 1998 al 2000) aveva vestito le maglia della Viola Reggio Calabria, quindi quella della Virtus Bologna (fino al 2002) con il celebre Grande Slam del 2000 assieme a Ettore Messina.

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Da quel momento l’argentino ha spiccato il volo verso la NBA dopo essere stato scelto con il numero 57 (con il senno di poi, che “lesa maestà”…) nel Draft del 1999 da coach Gregg Popovich. Manu ha giocato sempre con la casacca dei San Antonio Spurs (1057 partite con 14.043 punti e due convocazioni all’All Star Game nel 2005 e 2011) e assieme alla franchigia texana ha conquistato la bellezza di 4 titoli.

Non dimentichiamo, ovviamente, anche la sua grande avventura con la nazionale albiceleste, con la splendida medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Atene 2004 (vinta in finale contro l’Italia, dopo aver messo ko gli Stati Uniti), più quella di bronzo a Pechino 2008.

Foto: LaPresse

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