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Nuoto, Benedetta Pilato da protagonista verso Riccione: non solo i 50 rana nella mente della tarantina

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Da un “frullatore” all’altro, Benedetta Pilato non ha paura di nuove sfide e ha già fugato i dubbi di chi insinuava a fine 2021 che il nuoto non rientrasse più tra le priorità della sua vita. L’anno olimpico è stato un concentrato di emozioni ed emozioni per la giovanissima ranista tarantina che, tra record, il titolo europeo, la qualificazione per Tokyo, la delusione olimpica e i podi continentali e mondiali in vasca corta, non si è certo risparmiata.

Ha staccato la spina per qualche mese, senza però rinunciare ad allenamenti e al perfezionamento tecnico, legato anche al cambiamento e alla crescita fisica, normale in una ragazza di 17 anni, e sembra aver resettato tutto ed essere ripartita nel migliore dei modi, se è vero che ai Criteria, senza rivali all’altezza, ha già nuotato sui suoi migliori tempi, lasciando intravedere una condizione già invidiabile e da affinare in vista degli Assoluti di Riccione che qualificano al Mondiale.

Quel Mondiale che l’ha fatta conoscere a livello assoluto tre anni fa quando, a Gwangju, nei 50 rana si inchinò soltanto alla regina della specialità, Lilly King. A tre anni di distanza Benedetta Pilato è cresciuta fisicamente e tatticamente e ha il sogno di dimostrare a tutti quanto vale anche sulla distanza olimpica, i 100 rana, che la vedranno impegnata dal prossimo anno in poi in vista dell’appuntamento più importante del triennio, i Giochi olimpici di Parigi nel 2024.

Nel frattempo ci sono quest’anno tanti successi da bissare, tanti podi da difendere, a partire, appunto, dall’argento iridato, fino ad arrivare al titolo europeo conquistato l’anno scorso a Budapest e il podio europeo in corta. La curiosità è capire se si potrà rivedere, sulla vasca lunga, la Pilato arrembante dei giorni migliori, quella che si alza sull’acqua e la prende a pugni con un ritmo talmente indiavolate che è pressoché insostenibile per tutte le rivali, il mix di potenza e tecnica che ha fatto di questa ragazzina pugliese la realtà per il presente e la speranza per il futuro di un nuoto italiano sempre più giovane e sempre più solido.

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