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Nuoto, Thomas Ceccon vuole essere più forte della sfortuna a Riccione. 100 stile e dorso i suoi obiettivi

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Avrebbero potuto essere i campionati italiani della svolta per Thomas Ceccon che arriva da una stagione straordinaria dove è entrato di prepotenza nell’elite mondiale del dorso e dello stile libero veloce. Avrebbe dovuto fare un tentativo sui 200 dorso e forse anche sui 200 misti, di cui si fa sempre un gran parlare quando si nomina il doppio argento di Tokyo in staffetta.

Invece Ceccon ha dovuto fare i conti con la sfortuna che si è presentato sotto forma di contagio al Covid in piena preparazione per i campionati italiani subito dopo lo splendido 53 netto fatto segnare nei 100 dorso al meeting di Ginevra. Quindici giorni di stop forzato, con la beffa di avere solo un lieve raffreddore, e tanto lavoro perso per strada che non si può recuperare in vista della prima grande manifestazione della stagione.

Una situazione che ha costretto Ceccon a rimettere nel cassetto i sogni di partecipare a più gare del solito per dare l’assalto a qualche qualificazione mondiale in più. Il vicentino si concentrerà sulle gare che predilige e che ha disputato a Tokyo, i 100 stile libero per formare una staffetta veloce sempre più solida, da podio e, perché no, dare l’assalto anche alla finale individuale della gara regina e i 100 dorso, gara di cui è quarto al mondo e nella quale punta gran parte delle fiches a disposizione per prendersi la prima medaglia mondiale individuale della carriera.

La condizione, assicura il suo allenatore Alberto Burlina, non è scemata con i 15 giorni di stop. Ceccon ha avuto modo di riprendere ad allenarsi e di mettere benzina a sufficienza nel proprio corpo per disputare un Assoluto di qualità ma gli mancheranno le variazioni sul tema. La classe non gli manca, il lavoro specifico legato ai particolari sui quali ancora ha margini di miglioramento è riuscito a svolgerlo.

Nuoto, Thomas Ceccon vuole essere più forte della sfortuna a Riccione. 100 stile e dorso i suoi obiettivi

Non gli mancheranno neppure gli stimoli perché sui 100 si troverà una batteria di rivali, a partire da Miressi fino ad arrivare a Zazzeri di livello mondiale, così come nel dorso, da un Mora uscito alla grande dalla vasca corta, a un Sabbioni che si preannuncia rigenerato dal lavoro con il tecnico di Martinenghi Marco Pedoja, fino ad arrivare a Michele Lamberti che vuole dimostrare in vasca lunga quanto ha saputo mostrare soprattutto agli Europei in corta di Kazan.

Foto: Lapresse

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