Ciclismo
Parigi-Roubaix 2022, Filippo Ganna: “Se ami questa corsa sei un sadico! Non so perché la gente pensi sia un favorito”
Uno degli appuntamenti più attesi dell’intera stagione ciclistica è ormai alle porte: domani, domenica 17 aprile, nel giorno di Pasqua, andrà in scena una delle Classiche Monumento, la Parigi-Roubaix 2022. Come ogni anno, l’Inferno del Nord promette uno spettacolo mozzafiato, per il complicatissimo percorso che affronteranno i corridori; basti pensare ai trenta settori di pavé che attendono gli atleti.
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Tra questi, vi sarà anche l’azzurro della Ineos Grenadiers, Filippo Ganna, che ha presentato la Classica Monumento (alla vigilia del suo svolgimento) in un’intervista a La Gazzetta dello Sport; le sue parole rappresentano a pieno il complicato rapporto che un corridore può sviluppare con una corsa difficilissima come la Parigi-Roubaix: “Da casa non la guardavo tanto in tv, in ogni caso meno della Milano-Sanremo, un appuntamento fisso per me. Piano piano è iniziata a salire la passione anche per questa Classica, ma, come sapete, in tv è tutto bello, quando devi farla veramente, non lo è: questa corsa o la ami o la odi, ma sei un sadico se la ami! I giorni successivi hai dolori ovunque, le mani distrutte, il sedere uguale. C’è il fascino delle pietre, sì, ma amarla… no, non la si può amare“.
Sono proprio le pietre a destare preoccupazione secondo Ganna; d’altronde, 55 chilometri sui sassi non sono di certo una passeggiata: “Da giovincello (vincitore della Parigi-Roubaix Under 23 nel 2016, ndr) si affrontavano con più inconsapevolezza; adesso sapere che dovrò affrontare 55 chilometri di sassi, che il pericolo è dietro l’angolo… non è il massimo. Saranno proprio i sassi i rivali principali“.
Filippo Ganna ha il suo sogno da voler realizzare, ma è anche conscio delle difficoltà che lo attendono per poterlo effettivamente concretizzare; non manca però fiducia in una possibile vittoria come squadra, per la sua Ineos Grenadiers: “Vorrei che ci fosse la targhetta con il mio nome nelle docce, vorrei portare a casa il sasso e non farla più. Finché non succede, continuerò a provarci. Io ringrazio per il grande sostegno che sto ricevendo, ma non so perché la gente pensi che sia un favorito. Abbiamo una bella squadra: Michal Kwiatowski ha una gamba mostruosa, cercherò di stare davanti e seguire Luke Rowe che è il più esperto. Se dovessi accorgermi di non essere al meglio fisicamente, darò una mano ai miei compagni. Il mio timore è di entrare nel primo settore nella posizione sbagliata, vanificando tutti gli sforzi. Vedremo“.
Foto: LaPresse