Sci Alpino
‘Saranno Campioni’: Giovanni Franzoni, il giovane polivalente dello sci alpino con propensione alla velocità
Giovanni Franzoni è uno dei talenti più fulgidi del nostro sci alpino, punta avanzata di una nouvelle vague alla quale guardiamo con grande attenzione per rilanciare il settore maschile, soprattutto nelle discipline tecniche. E l’Italia incrocia le dita, pensando ai fasti di un certo Alberto Tomba. Purtroppo il bolognese non figura tra i poster di campioni che Giovanni ha in camera, visto che ancora non era nato durante il dominio dell’emiliano nella disciplina. Comunque il suo idolo è LeBron James, un’icona assoluta dello sport.
Franzoni è nato a Manerba del Garda il 30 Marzo 2001, dunque ha appena compiuto 21 anni. Assieme al fratello Alessandro ha cominciato con lo sci quando aveva appena 3 anni. Poi Alessandro ha patito l’aspetto emotivo delle gare e ha mollato, mentre Giovanni sviluppava sempre di più il senso dell’agonismo. Con la nazionale giovanile Franzoni ha esordito in Coppa Europa il 20 febbraio 2018 a Sarentino in discesa libera (84º) e ha conquistato il primo podio il 14 febbraio 2020 a Sella Nevea in combinata (2º). Nel circuito maggiore di Coppa del Mondo ha debuttato il 20 dicembre 2020 in Alta Badia in slalom gigante.
La Federazione ha iniziato nella primavera 2019 un progetto sui talenti giovani, investendo su atleti come Franzoni, Della Vite e Abbruzzese. Il progetto, impostato dal direttore tecnico giovanile Max Carca, è stato basato su grandi quantità di lavoro, con determinati obiettivi tecnici e di metodo. Lavoro che ha incominciato a dare i suoi frutti già dai Mondiali Juniores 2021 di Bansko, dove il bresciano ha vinto l’oro in superG e l’argento in gigante.
Purtroppo, dopo quei trionfi, è arrivato il calvario della rottura della clavicola la scorsa estate, con uno stop forzato di più di due mesi dagli allenamenti, una botta pesante anche dal punto di vista psicologico. Ma il 21enne non si è abbattuto, e la vittoria in supergigante di Coppa Europa di fine novembre 2021 ha sancito la sua “rinascita” agonistica. Dopo quella affermazione sono seguite altre due vittorie in superG nel circuito minore, che assieme ad altri podi hanno contribuito alla conquista della classifica generale di Coppa Europa: traguardo importantissimo, che gli darà la possibilità di avere il posto fisso in tutte le specialità della prossima Coppa del Mondo 2022-2023.
Per completare questa magica stagione, l’azzurrino ha ottenuto due ori (discesa e combinata) e un bronzo (superG) ai Mondiali Juniores di Panorama (Can). Soprattutto l’oro iridato in discesa libera ci fa capire che è decollata anche la sua propensione alla polivalenza, senza dimenticare che il trionfo in combinata dimostra pure una certa bravura tra i pali dello slalom.
Abbiamo dunque, in prospettiva, un gigantista-velocista con quest’ultima declinazione che è un bel segnale per l’Italia, alla disperata ricerca di eredi per Dominik Paris. Sperando che in futuro il bresciano possa anche lottare per la sfera di cristallo, magari riportandola nel Bel Paese proprio dopo l’era della “bomba” Tomba.
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Maurizio Contino