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Scherma, Mondiali Giovani e Cadetti 2022: il fioretto azzurro è una conferma, Pietro Torre guida la sciabola, Mastromarino salva la spada

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L’Italia si conferma una delle potenze mondiali nella scherma e i segnali per il futuro sono sicuramente positivi, come dimostra il secondo posto della squadra azzurra nel medagliere degli ultimi Mondiali Giovani e Cadetti che si svolti in quest’ultima settimana a Dubai. L’Italia ha conquistato otto medaglie (2 ori, 2 argenti e 4 bronzi), suddividendoli tutti nelle tre armi. 

Un risultato molto importante per tutto il movimento, che era uscito un po’ con le ossa rotte e con qualche polemica probabilmente eccessiva dalle Olimpiadi di Tokyo. L’inizio della nuova stagione di Coppa del Mondo ha riportato sicuramente una bella ventata nell’ambiente con vittorie e podi in tutte le armi ed anche questa manifestazione giovanile ha regalato soddisfazioni ai colori azzurri, con le otto medaglie conquistate che sono certamente un ottimo bottino (solo gli Stati Uniti hanno fatto meglio con 15) per una squadra che si era presentata con tanti esordienti a questo Mondiale.

Il fioretto si conferma l’arma di punta per tradizione, visto che ha raccolto il maggior numero di medaglie. Spicca ovviamente l’oro nella prova a squadre con il quartetto composto da Damiano Di Veroli, Giulio Lombardi, Tommaso Martini e Jacopo Bonato, che ha saputo riscattare una prova individuale un po’ sottotono e che ha confermato di essere davvero la squadra più forte del mondo, dopo i successi in Coppa del Mondo e anche agli Europei. Da segnalare anche l’argento delle ragazze (Giulia Amore, Irene Bertini, Carlotta Ferrari e Benedetta Pantanetti) ed anche i due bronzi dei giovanissimi Matteo Iacomoni e Matilde Molinari, protagonisti nella categoria Under 17.

Nella sciabola è stato certamente Pietro Torre a prendersi il centro del palcoscenico. Il livornese si è messo al collo la medaglia d’argento individuale e poi un fantastico oro nella prova a squadre con i compagni Lorenzo Ottaviani, Edoardo Cantini e Giorgio Marciano. C’è stato anche un bronzo delle sciabolatrici (Carlotta Fusetti, Manuela Spica, Lucia Stefanello e Mariella Viale), che avevano anche le qualità per provare a raggiungere un risultato migliore.

Un po’ deludente il rendimento della spada. C’è il bronzo di Fabio Mastromarino negli Under 17, ma non sono arrivate medaglie al femminile e soprattutto nella categoria Giovani, il segnale forse più preoccupante anche perchè gli azzurri sono stati lontano dalle posizioni di vertice.

FOTO: Bizzi/Federscherma

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