Biathlon

Sport invernali, Dorothea Wierer e Federico Pellegrino avanti tutta verso il 2023. Markus Cramer nuovo tecnico del fondo?

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Gli sport invernali sono apparentemente andati in letargo, in quanto la stagione è ormai cambiata. Cionondimeno è proprio questo il momento dell’anno in cui vengono poste le fondamenta in vista dell’inverno venturo. Al riguardo arrivano buone notizie per il movimento italiano delle discipline nordiche. Nonostante non vi sia ancora nulla di ufficiale, rumors e indiscrezioni sono concordi e soprattutto hanno smesso di essere sussurrati, ma hanno cominciato a essere pronunciati ad alta voce. Il modo condizionale nei tempi verbali è ancora d’obbligo, tuttavia a meno di clamorosi colpi di scena, è pronto a lasciare spazio al modo indicativo.

La prima buona notizia è rappresentata dal fatto che i due big ancora in dubbio sul proseguo della propria attività agonistica dovrebbero sciogliere la riserva in tempi brevi, annunciando il prolungamento della loro carriera. Parliamo di Dorothea Wierer e Federico Pellegrino. Entrambi nati nel 1990, a fine marzo avevano lasciato intendere di non essere certi di essere in pista anche nel 2022-23. A quanto pare di dubbi dovrebbero esserne rimasti ben pochi e ambedue starebbero già programmando la preparazione in vista della stagione futura.

Il punto interrogativo più grosso riguardava proprio la biathleta altoatesina, alla quale restano ben pochi obiettivi da raggiungere dopo aver conquistato a Pechino quella medaglia olimpica individuale mancante al suo palmares. Ciononostante, l’azzurra è ancora pienamente competitiva. Non sarà più quella in grado di vincere la Coppa del Mondo, ma rimane una delle prime 6 del circuito e sulla gara secca può ancora dire la sua per vincere, magari proprio quando ci saranno le medaglie in palio. I Mondiali 2023 sono programmati a Oberhof, un contesto mai amato dalla veterana di Rasun-Anterselva. Il sentimento è tuttavia comune per chiunque nel circuito.

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La località della Turingia è infatti spesso flagellata dal maltempo, ma per Wierer proprio questo potrebbe essere un vantaggio. L’esperienza non le manca, la freddezza e il talento al poligono neppure. Sono tutte qualità grazie alle quali si può far saltare il banco in una delle location più complicate in assoluto, soprattutto se si dovesse essere supportati da buoni materiali. Il freddo intenso di Zhangjiakou, dove si sono disputati i Giochi olimpici 2022, non dovrebbe presentarsi nell’Europa centrale. Semmai il problema potrebbe essere quello opposto (nebbia e temperature sopra lo zero), ma si tratta di una situazione ambientale ben conosciuta e, anche in questo caso, l’esperienza non dovrebbe fare difetto a chi prepara gli sci.

Riguardo il fondista valdostano, invece, c’erano meno incognite, al di là di quanto dichiarato a marzo. Per uno sprinter puro 32 anni non sono pochi e il programma dei Mondiali di Planica 2023 prevede che la prova veloce sia a tecnica classica, nella quale Chicco non sale sul podio dal 2018. Nondimeno, la team sprint sarà nell’amato skating e con la Russia attualmente esclusa da qualsiasi competizione di carattere internazionale, oltre a liberarsi un posto sul podio, cambiano completamente le dinamiche di determinate gare.

La sprint a coppie è proprio una di queste, perché i russi avrebbero avuto interesse a tenere alto il ritmo nel tentativo di sfiancare la Norvegia. Però senza Bolshunov e compagni, nessuno sembra avere le qualità e l’interesse a seguire una strategia aggressiva. Forse la Finlandia in passo alternato, che però come detto non sarà utilizzato nella sprint a coppie. Dunque gara tattica in vista? Se così fosse, sulla carta l’Italia sarebbe la favorita per l’argento.

Peraltro, a proposito di Russia, il rapporto tra la federazione presenziata da Elena Välbe e il tecnico tedesco Markus Cramer si è ormai concluso. Il teutonico aveva già seguito anche Pellegrino e Francesco De Fabiani, aggregati a Sergey Ustiugov, Gleb Retivykh and co. durante la scorsa estate. Secondo i bene informati, Cramer sarebbe prossimo a firmare un contratto con l’Italia, diventando quindi a tutti gli effetti un membro dello staff tecnico azzurro. In quale ruolo non è ancora dato a sapersi. Sarà “solo” un allenatore aggiunto a quelli attuali, oppure gli verrà dato in mano l’intero settore? Dettagli, perché il suo ingaggio rappresenta una delle “determinate condizioni”, anzi la condizione cardine, affinché Chicco prosegua.

Pertanto si aspetta solo l’ufficialità, però tutto lascia intendere come Wierer e Pellegrino siano in pista anche nel 2023. Lo sci di fondo dovrebbe dotarsi di un tecnico di rinomata fama internazionale, mentre non sono annunciati innesti eclatanti nel biathlon. Qualcuno aveva parlato di Ole Einar Bjørndalen, ma al 99,9% si trattava di una boutade.

Foto: La Presse

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