Tennis
Tennis, Albert Costa: “La Coppa Davis? Confermo: il format rimarrà quello delle tre partite su tre set”
L’inizio della fase calda della Coppa Davis 2022, quella che poi assegnerà il trofeo, non è poi così lontana e in un tennis che si muove alla velocità della luce, ogni momento è buono per fare il punto della situazione. Intervistato dal sito specializzato Ubitennis.com, il direttore del torneo – lo spagnolo Albert Costa, ex tennista di assoluto rilievo (vincitore del Roland Garros nel 2002, ndr) – si è così espresso su vari temi.
Sulla location delle Finals, che all’inizio doveva essere Abu Dhabi e poi invece si è rivelata Malaga: “La realtà è che con Abu Dhabi stavamo in fase di negoziazione, c’era una proposta concreta; però poi Malaga è uscita con una proposta molto buona e a quel punto abbiamo considerato altri fattori che deponevano a suo favore: la tradizione e la cultura del tennis in Spagna sono di un altro livello e questo è stato un aspetto che alla fine ha fatto propendere Kosmos ad andare su Malaga. Ci sono poi altre considerazioni: una destinazione più facile da raggiungere per gli appassionati, il fatto che l’Europa sia il centro del tennis in termini di nazioni e giocatori, le ATP Finals si giocano indoor a Torino. Quest’ultimo aspetto rende poi molto più semplice anche lo spostamento a Malaga pochi giorni dopo in condizioni ambientali simili”.
Una prima domanda sul format e sulla possibilità di giocare match in contemporanea: “Conosco bene il formato della vecchia Davis però tornare alle 5 partite è una cosa che abbiamo scartato. Non abbiamo preso in considerazione l’opzione di giocare in contemporanea, al momento non è un’ipotesi sul tavolo”.
Su quale sia la migliore composizione di squadra per ogni singola nazionale partecipante all’evento: “Con il nuovo formato avere un gran numero 1 non è abbastanza, serve una squadra equilibrata con un buon team di doppio. Però, in questo modo, il formato rende la competizione più aperta e potenzialmente sono di più le squadre che possono vincere la competizione e rende il tutto più emozionate. Ad esempio la Serbia, pur disponendo del Djokovic dominante di questi anni, non è riuscita a vincere la coppa con il nuovo formato”.
Infine, la dichiarazione più concisa ma importante, quella in merito alla schedulazione di tre partite da tre set in una singola giornata: “Posso confermare che la strada su cui ci stiamo muovendo è questa, 3 partite in una giornata”.
Foto: Lapresse