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Tennis, Carlos Alcaraz: “Ascolto l’insegnamento del nonno e uso le tre C: testa, cuore e co******”

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Carlos Alcaraz affronterà Casper Ruud nella Finale del Masters 1000 di Miami. Lo spagnolo è riuscito a sconfiggere il polacco Hubert Hurkacz (detentore del trofeo), imponendosi nei due tirati tie-break giocati sul cemento statunitense. Il giovane fuoriclasse iberico, da molti ritenuto l’erede del connazionale Rafael Nadal, aveva eliminato il quotato greco Stefanos Tsitsipas agli ottavi di finale e ai quarti si era imposto al tie-break del terzo set contro il serbo Miomir Kecmanovic.

Carlos Alcaraz scenderà in campo con tutti i favori del pronostico contro il norvegese, ma l’atto conclusivo in programma domenica 3 aprile (ore 19.00 italiane) si preannuncia comunque equilibrato e molto avvincente. Il 18enne va a caccia del trionfo totale, che lo proietterebbe addirittura alla soglia della top-10 del ranking ATP (undicesimo posto, scavalcherebbe Jannik Sinner), ciliegina sulla torta di una scalata perentoria degna di un potenziale fenomeno del presente e del futuro.

Perché Carlos Alcaraz è più forte di Jannik Sinner. Lo spagnolo è già un top5 in pectore

Carlos Alcaraz è stato esuberante nella conferenza stampa tenuta dopo l’incontro con Hurkacz e quando si è trattato degli aspetti motivazionali non si è tirato indietro, usando anche un linguaggio leggermente colorito:  “Cerco di pensare sempre positivo, ma tengo presente sempre l’insegnamento di mio nonno: nei momenti di difficoltà servono le tre C cabeza, corazón y cojones (testa, cuore e ‘attributi?, n.d.r.)”.

Foto: Lapresse

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