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Tennis, Carlos Alcaraz pronto a superare Jannik Sinner nel ranking ATP: l’altoatesino deve salire di livello

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Testimoni della storia? Chi può dirlo. Di sicuro, quanto sta facendo Carlos Alcaraz è speciale. Il funambolico tennista spagnolo continua a stupire con il suo gioco eccezionale mixato a una testa da n.1. Con questi ingredienti è riuscito a spuntarla anche nella semifinale del Masters1000 di Miami contro il campione del 2021, Hubert Hurkacz, battuto in due tie-break nei quali freddezza e concretezza sono state tutte dalla parte dell’iberico.

E così Carlitos ha la chance di diventare il primo tennista spagnolo a vincere il 1000 della Florida, centrando un obiettivo che neanche il grande Rafa Nadal è stato in grado di centrare. Numeri spaventosi quelli dell’allievo di Juan Carlos Ferrero, capace di vincere in stagione 17 match e perderne solo due: la sfida epica contro Nadal a Indian Wells e una partita altrettanto dura e tirata nel terzo turno degli Australian Open contro Matteo Berrettini. In sostanza, due ko contro non proprio due giocatori qualsiasi.

In questo contesto, l’iberico è virtualmente n.12 del mondo a un tiro di schioppo da Jannik Sinner, costretto al ritiro nei quarti a Miami per una vescica al piede destro. Ecco che Jannik potrebbe subire lo “sgarbo” di essere sorpassato proprio da Carlos nel ranking ATP se l’iberico dovesse vincere il torneo: Alcaraz salirebbe a 3411 punti (n.11), mettendosi alle spalle Sinner (3054, n.12).

Tennis, il devastante Carlos Alcaraz: numeri da fenomeno e un tabù da sfatare a Miami

L’altoatesino è chiamato a una risposta in un momento non facile. Tanti stop per questioni non del tutto fortunate: prima il Covid, poi l’influenza e anche la questione “vescica”. Non si sa se il classe 2001 del Bel Paese riuscirà a essere in campo per il Masters1000 di Montecarlo (10-17 aprile), ma in ogni caso non potrà essere al top della condizione. Un leitmotiv che Jannik si trascina dal post Australian Open, senza considerare anche il cambio di allenatore.

Tanti dubbi sul futuro dell’azzurro che si vede sempre più pressato e anche un po’ sovrastato da un giocatore più giovane di lui e dal tennis più completo. Forse anche per questo che il ragazzo di Sesto Pusteria ha deciso di cambiare strada e affidarsi a Simone Vagnozzi, ben sapendo che l’esperienza con Riccardo Piatti era giunta in una fase di saturazione.

Il tempo è dalla sua e, pur avendo una velocità di apprendimento meno fenomenale di Alcaraz, il processo di crescita potrebbe consentirgli di essere un rivale qualificato di chi appare come un futuro dominatore.

Foto: LaPresse

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