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Tennis: Flavio Cobolli e Luca Nardi, coppia interessante e vincente nei Challenger
Questione di tempo e di pazienza. Il tennis italiano sta vivendo un momento un po’ così, tra i problemi fisici di Matteo Berrettini e Jannik Sinner e la necessità di ritrovarsi di Lorenzo Musetti. Tuttavia, nella totalità si ha un contesto competitivo che comunque in questo 2022 dei risultati di spessore ne ha ottenuti. Si pensi alle semifinali degli Australian Open di Berrettini o ai quarti raggiunti da Sinner.
Ciò premesso, alle spalle dei soliti noti ci sono giocatori che meritano una certa attenzione e sono di giovane età. Il riferimento è a Flavio Cobolli e a Luca Nardi, rispettivamente classe 2002 e classe 2003. E’ vero, parliamo di giocatori che se confrontati al fenomeno del momento, Carlos Alcaraz, possono sembrare non degni di attenzione, ma il livello di eccellenza non è detto che si possa o si debba raggiungere necessariamente in tempi brevi.
In uno sport selettivo e anche un po’ “cattivello” come il tennis trovare la retta via non ha le medesime modalità. E così nel circuito Challenger, palestra ideale nel quale forgiarsi prima di fare il grande salto nell’ATP, sono arrivati i sigilli di Cobolli a Zara e di Nardi quest’oggi a Lugano, in un torneo quest’ultimo che annoverava giocatori di un certo spessore come Cressy, Albot, Herbert, Dzumhur, tutti top-100 o ex top-100. Per il marchigiano, inoltre, si tratta del secondo Challenger conquistato dopo quello di Forlì.
Tennis: Luca Nardi vince il Challenger di Lugano, il secondo in carriera
I due occupano rispettivamente la posizione n.147 e 231 ATP e sono in ascesa tecnica e mentale. Entrambi hanno un tennis interessante e soprattutto Nardi per la sua completezza fa pensare decisamente bene, ma solo il campo potrà emettere giudizi definitivi. Di sicurò c’è che l’Italia può guardarsi anche alle spalle per alimentare il famoso circolo virtuoso.
Foto: Marta Magni Images / MEF Tennis Events