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Volley femminile, Finale Scudetto: Conegliano per il poker consecutivo, prima volta di Monza

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Parte la finale scudetto e la novità si chiama Vero Volley Monza. Per la prima volta la squadra brianzola è riuscita a centrare l’ingresso nell’ultimo atto dei playoff e questa, dopo tre edizioni in cui a giocarsi il titolo sono sempre state Conegliano e Novara, è tutto sommato una sorpresa. Sorpresa perché Novara sembrava avere qualcosa in più degli scorsi anni ma Monza in semifinale è riuscita a portare a galla i limiti della formazione piemontese e a ribaltare il pronostico e pure l’andamento di gara3 andando a vincere 3-2 la sfida infinita di mercoledì sera.

Per sgombrare il campo da equivoci, la Imoco Conegliano resta la grande favorita per la vittoria dello scudetto che sarebbe il quinto nelle ultime sei edizioni e il quarto consecutivo. Il gruppo di Santarelli è al capolinea del suo cammino, il prossimo anno cambierà molto più di quanto non abbia fatto nelle ultime stagioni, dirà addio al suo faro Paola Egonu che è solita lasciare un ottimo ricordo di sé alle squadre che lascia e ad altre giocatrici chiave di queste stagioni trionfali.

Chiaro che la formazione veneta voglia con tutte le forze vincere questa sfida e, di solito, quando la Imoco vuole qualcosa se lo prende, pur nella sofferenza di una stagione per niente semplice, in cui infortuni, Covid e stanchezza post-olimpica hanno creato non pochi ostacoli nel cammino di Conegliano.

Le venete hanno comunque raggiunto una condizione più che accettabile, pur dovendo ingoiare l’amara pillola dell’infortunio di Sarah Fahr, poco dopo il suo rientro, per questo finale di stagione e sanno già che l’ultimo atto è fissato a Lubijana per la finale di Champions del 22 maggio, dunque la strada è ancora lunga da percorrere. Le due sfide con Scandicci hanno messo in mostra una Conegliano decisa e determinata, non sempre lucidissima ma spietata, come nei momenti migliori, nelle fasi decisive dei vari set, soprattutto in gara1 quando le venete hanno ribaltato un paio di situazioni molto pericolose.

Monza ha dalla sua il grande entusiasmo di chi si affaccia per la prima volta alla finale scudetto e lo fa non con l’atteggiamento della vittima sacrificale come spesso è accaduto alle rivali delle venete in passato. In stagione per quattro volte le due formazioni si sono trovate di fronte e soprattutto in campionato Monza ha fatto soffrire non poco la Imoco che ha vinto all’andata 3-2 tra le mura amiche e poi è stata costretta alla resa al ritorno con il punteggio di 3-1. Diversamente sono andate le cose nei quarti di finale (che valevano l’accesso in finale diretto) di Champions League con il dominio delle venete sia all’andata che al ritorno.

Monza può mettere sul piatto della bilancia l’equilibrio di squadra contro un Conegliano che ha in Egonu la sua finalizzatrice principe in attacco ed è una delle poche squadre che può accettare la sfida delle venete sullo stesso piano a muro, grazie soprattutto alla specialista Anna Danesi. I numeri dicono che non c’è partita in attacco, dove Egonu non teme il confronto di Van Hecke e Systiak (il dubbio, Gaspari, lo scioglierà solo al momento dell’ingresso in campo), mentre Larson, pur avendo innalzato e non poco il livello di gioco delle monzesi dopo il suo arrivo, deve giocare sempre al 100% per fare la differenza dalla banda ma il pronostico non è chiuso in partenza. Squadre in campo domani sera, sabato 30 aprile, alle 20.30 a Villorba per gara1.

Photo LiveMedia/Valerio Origo

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