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Volley, i possibili convocati dell’Italia per Nations League e Mondiali. Chance per Stefani, torna Zaytsev?

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La stagione dei club sta volgendo al termine e dietro l’angolo c’è la lunga estate azzurra del volley. Un’estate importantissima, non solo perchè vengono assegnati i titoli della Nations League e quello iridato ma perchè vengono distribuiti punti fondamentali per il ranking mondiale che sarà determinante nella qualificazione olimpica per Parigi 2024: non sono ammessi errori o distrazioni.

L’appuntamento clou sarà il Mondiale in Slovenia e Polonia e per quella occasione Ferdinando De Giorgi dovrà cercare di fare la summa di un’estate di lavoro, cercando di scegliere per il meglio in una Nazionale che fino a poco tempo fa sembrava a corto di giocatori di livello e che invece adesso deve fare i conti con una benedetta abbondanza un po’ in tutti i ruoli.

Iniziando dagli alzatori al momento non si può prescindere da Simone Giannelli e Riccardo Sbertoli, protagonisti entrambi di una grande stagione ma non manca l’alternativa che risponde al nome di Paolo Porro, che si è molto ben comportato nella sua stagione di esordio in cabina di regia a Milano.

Il reparto centrali è quello che, guardando il campionato che si sta per concludere, è quello che ha segnato un po’ il passo. La sfortuna continua a perseguitare l’elemento di maggiore prospettiva in questo ruolo, Roberto Russo che potrà fare parte del progetto azzurro se riuscirà a risolvere i suoi problemi fisici. Molto bene ha fatto in stagione il modenese Daniele Mazzone che potrebbe rientrare nel progetto di De Giorgi, assieme ai titolari dello scorso anno, Gianluca Galassi e Simone Anzani, che arrivano da una stagione a corrente alternata. Da non sottovalutare Fabio Ricci, decisivo lo scorso anno all’Europeo, Edoardo Caneschi e Leandro Mosca che, sgomitando, hanno trovato spazio da titolari nei loro club, rispettivamente Piacenza e Milano.

Quello che rischiava di essere il ruolo con numeri più risicati ora gode di ottima salute: i martelli ricevitori non mancano di certo in casa Italia. De Giorgi può contare sul numero uno al mondo, Alessandro Michieletto e su un giocatore duttile come il suo compagno di squadra Daniele Lavia, che può ricoprire entrambi i ruoli, banda e opposto. Alle loro spalle una batteria di schiacciatori giovani che si sono resi protagonisti di un’ottima stagione: Francesco Recine, Mattia Bottolo e Tommaso Rinaldi: sono loro gli uomini del futuro in questo ruolo.

L’altro problema annoso per l’Italia è il ruolo dell’opposto ma anche qui potrebbero esserci buone notizie. La discussione verte sulla opportunità o meno di puntare ancora su Ivan Zaytsev che in questa stagione ha faticato non poco per via di un’operazione che gli ha fatto perdere i primi tre mesi di campionato e non gli ha permesso di rendere con la consueta continuità una volta rientrato. I numeri, però, sono quelli di un top player nel ruolo di opposto. Il nome emergente è quello di Tommaso Stefani, campione del mondo Under 21, toscano, reduce dalla stagione della consacrazione ad alto livello con la maglia di Taranto. De Giorgi lo metterà alla prova, così come farà con i due opposti campioni d’Europa che hanno giocato a singhiozzo quest’anno in campionato, l’eroe dell’Europeo Yuri Romanò, riserva di Patry a Milano e Giulio Pinali, diventato riserva di Lavia a Trento ma utilizzato spesso da Lorenzetti. Anche qui il materiale c’è.

Non mancano uomini, infine, anche nel ruolo di libero. Con l’addio di Massimo Colaci, protagonista però di un grande campionato e sul quale andrebbe fatto un ragionamento, il titolare dovrebbe essere Fabio Balaso che bene si è comportato con la maglia di Civitanova in Superlega. Le alternative si chiamano Filippo Federici, che merita una chance dopo la sfortuna dello scorso anno, Leonardo Scanferla, molto positivo con la maglia di Piacenza e Leonardo Piccinelli, campione europeo, che merita una maglia da titolare.

Foto Fivb

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