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WTA Miami 2022: Iga Swiatek, è Sunshine Double! Battuta in finale Naomi Osaka, secondo set senza storia
Per la quarta volta nella storia del tennis femminile una giocatrice mette a segno il Sunshine Double, vincendo cioè sia Indian Wells che Miami. Il WTA 1000 trasferitosi dalle parti dell’Hard Rock Stadium è di Iga Swiatek. La polacca batte per 6-4 6-0 la giapponese Naomi Osaka in una finale a due facce e raggiunge in un club davvero esclusivo Steffi Graf (che realizzò la doppia vittoria due volte), Victoria Azarenka e Kim Clijsters. Per debuttare al numero 1 del mondo il prossimo 4 aprile, non c’è che dire: una missione trionfale.
Dopo un inizio con due game che, da soli, portano via un quarto d’ora, Swiatek guadagna una coppia di palle break nel quinto game e trova un rovescio incrociato d’alta scuola per il 3-2. Il primo set continua ad essere di altissimo livello, anche se sono parecchi gli errori gratuiti di Osaka, ad ogni modo propositiva. La polacca sfiora il 5-2, ma deve “accontentarsi” del 6-4; nonostante i gratuiti della nipponica, il livello è molto alto e si vede.
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Se però Swiatek continua a viaggiare sulle ali dell’entusiasmo, Osaka improvvisamente si spegne e aumenta la quota di gratuiti, che a fine partita supererà i 30. Il semaforo verde per la polacca è servito: secondo parziale totalmente dominato sotto ogni aspetto, fino al 6-0 conclusivo che è quasi un classico delle sue finali, dato che ne arriva quasi uno a ultimo atto (soltanto in due, la greca Maria Sakkari a Indian Wells e l’americana Sofia Kenin al Roland Garros 2020, hanno evitato tale onta).
Una riflessione rimane da fare: quale limite ha Iga Swiatek? Non si sa, non si riesce a trovare. La si era conosciuta come una grande della terra rossa, e ha iniziato a vincere anche sul veloce. Le premesse per diventare una dominatrice ci sono tutte: un tennis totale, una voglia con rarissimi pari e soprattutto la capacità di trovarsi molto spesso al posto giusto nel momento giusto. Il che non si riassume con statistiche come il 19/25 di punti vinti sulla prima, ma con quel che di Swiatek si vede in campo.
Foto: LaPresse