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Atletica, Christian Coleman torna sui 100 metri dopo 3 anni. Il Campione del Mondo vince in 10.09, Jacobs osserva a Tokyo
Christian Coleman è tornato a correre i 100 metri a distanza di quasi tre anni dall’ultima volta. Il Campione del Mondo della distanza aveva infatti sfrecciato in 9.76 il 28 settembre 2019, quando conquistò il titolo iridato a Doha, e poi nel 2020 aveva subito una squalifica di diciotto mesi per aver saltato tre controlli antidoping, dovendo così rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo. Lo statunitense si è presentato proprio nella capitale giapponese per correre i 100 metri al Seiko Golden Gran Prix, tappa del World Continental Tour (livello gold).
Ci si aspettava uno squillo di spessore da parte del 26enne, ma la sua prestazione è stata tutt’altro che memorabile: ha sì vinto la gara, ma con un tempo alto di 10.09 (+0,1 m/s di vento a favore), davanti al giapponese Yuki Koike (10.22) e all’australiano Rohan Browning (10.23). Ci aspettava una staffilata sotto i 10 secondi da parte del fenomeno a stelle e strisce, che invece resta lontano dalle migliori prestazioni mondiali stagionali.
Il keniano Ferdinand Omanyala aveva sfrecciato ieri in 9.85 davanti allo statunitense Fred Kerley (9.92), sfruttando i 1.865 metri d’altitudine di Nairobi e i 2m/s di vento a favore. Il ghanese Benjamin Azamati aveva timbrato 9.90 qualche settimana fa. Ci sono ben otto atleti che sono già scesi sotto i 10” in questo avvio di primavera (9.94 del ghanese Joseph Paul Amoah, 9.96 del botswano Letsile Tebogo, 9.98 di Matthew Boling e Kyree King, 9.99 di Davonte Burnett), Coleman resta al momento lontano.
Marcell Jacobs, che ha sconfitto Coleman ai Mondiali Indoor conquistando la medaglia d’oro sui 60 metri, ha dovuto saltare la gara di Nairobi a causa di problemi intestinali e ha già lanciato il guanto di sfida a Coleman, Kerley (argento ai Giochi), al canadese André De Grasse (bronzo ai Giochi), agli altri americani Kenny Bednarek, Marvin Bracy, Ronnie Baker, Noah Lyles: l’appuntamento è per il prossimo 28 maggio a Eugene (USA), dove andrà in scena una tappa della Diamond League sulla stessa pista che due mesi dopo ospiterà i Mondiali.
Foto: Lapresse