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Atletica, Diamond League: Vallortigara 1.90 a Eugene, Osakue non decolla. Mahuchikh a due metri, Duplantis vince

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A Eugene (USA) è andata in scena la prima parte della terza tappa della Diamond League, il massimo circuito internazionale di atletica leggera. Nello stadio che tra un paio di mesi ospiterà i Mondiali, non sono mancate le emozioni e gli atleti hanno regalato un ottimo antipasto in vista del grosso delle gare che si consumerà questa sera a partire dalle ore 22.00 italiane.

Due italiane sono scese in pedana, senza però ottenere risultati di grosso rilievo. Elena Vallortigara si è fermata a 1.90 nel salto in alto (misura superata al terzo tentativo) e poi ha fallito le tre prove a 1.93, non riuscendo così a migliorare lo stagionale di 1.92 e chiudendo al quinto posto. Daisy Osaku sperava di ottenere di più nel lancio del disco e invece non è andata oltre a 58.60 metri (ottavo e ultimo posto), ben lontana dallo stagionale di 61.63.

Il salto in alto è stato vinto dall’ucraina Yaroslava Mahuchikh, che ha superato 2.00 metri alla seconda prova timbrando la miglior prestazione mondiale stagionale e non riuscendo poi a superare quota 2.03. Alle sue spalle si sono piazzate la statunitense Vashti Cunningham (1.93 alla prima) e la kazaka Nadezhda Dubovitskaya (1.93 alla seconda). Nel lancio del disco, invece, ha fatto festa la statunitense Valarie Allman (68.35), davanti alla croata Sandra Perkovic (65.50) e alla tedesca Kristin Pudenz (62.58).

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Armand Duplantis ha come sempre illuminato la scena nel salto con l’asta, vincendo con un ottimo 5.91 alla seconda prova e poi non riuscendo a giganteggiare a quota 6.07. Il Campione Olimpico ha prevalso sullo statunitense Christopher Nilsen (5.81 alla prima) e sul norvegese Sondre Guttormsen (5.81 alla terza).

L’etiope Ejgayehu Taye ha tuonato un perentorio 14:12.98 sui 5000 metri, siglando così la miglior prestazione mondiale stagionale e ritoccando di un secondo il proprio personale. L’africana ha dominato, precedendo sul traguardo la connazionale Letesenbet Gidey (14:24.59) e l’eritrea Rahel Daniel (14:36.66). Si tratta del record della pista e del più veloce 5.000 metri corso sul suolo statunitense.

Arriva la miglior prestazione mondiale stagionale anche sui 5000 metri maschili per mano dell’ugandese Joshua Cheptegei, che giganteggia davanti all’etiope Milkesa Mengesha (13:01.11) e al keniano Daniel Simiu Ebenyo (13:10.61). C’era particolare attesa per le due miglia al femminile, dove si cercava di battere il record del mondo. La burundiana Francine Niyonsaba ha trionfato in 8:59.08, siglando così il secondo tempo della storia ad appena mezzo secondo dal primato detenuto dall’etiope Meseret Defer da ormai quindici anni.

Foto: Lapresse

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