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Atletica, Marcell Jacobs: “Vado a Oregon per vincere, a Nairobi ho perso 2,5 kg in ospedale”
Intervistato dal Corriere dello Sport al termine della 14ma tappa del Giro d’Italia 2022, Marcell Jacobs ha trattato diversi argomenti interessanti, iniziando dal suo prossimo impegno negli Stati Uniti: “Sui blocchi di Oregon, tra una settimana, ci saranno sette statunitensi e un italiano, io. Roba mai vista. Non succederà nemmeno al Mondiale. De Grasse ha rinunciato, infatti: il 10”24 che ha corso ieri a Birmingham, d’altronde, dice che non è al massimo della forma”.
La lista dei partecipanti è davvero di tutto rispetto: “C’è Kerley, argento a Tokyo, ci sono Coleman e Bracey, sul podio con me al Mondiale indoor di Belgrado, più Bednarek, Lyles, Baker e Knighton. Io i miei avversari li seguo sempre: a parte il 9”75 ventoso di Bromell a inizio maggio non vedo in giro risultati da urlo”.
La gara in America rappresenta un altro passo importante in vista degli impegni più importanti di questa estate: “Un altro step di preparazione. Certo la sfida contro gli USA, che di sicuro non vorranno fare brutta figura, è uno stimolo enorme. Ma non immagino crono stratosferici: loro da lì a poco avranno i Trials, io lo vivo come un confronto ma non sono al 100%”.
Jacobs ha poi parlato della sua condizione dopo il virus gastrointestinale contratto a Nairobi due settimane fa: “Ho fatto dei controlli proprio venerdì: fisicamente sto bene ma il crampo notturno che ho avuto al ritorno dal Kenya per la perdita di liquidi e minerali ha lasciato il segno a Savona. È durato tanto ed è stato violento: ho avuto come la sensazione che si fosse aperto in due il muscolo. Però vedo il lato positivo: sbagliando tutto, ho portato a casa un 10”04. Non è da buttare”.
Il virus non ha di certo aiutato la preparazione dello sprinter azzurro: “A Nairobi, per colpa del virus, ho lasciato giù 2,5 kg in due giorni di ospedale. Ed ero già sceso di 2 kg rispetto all’anno scorso per essere più leggero. Ho perso muscolo, al meeting di Savona ho corso con due allenamenti veri nelle gambe. Tecnicamente speravo di fare meglio: forse ho chiesto troppo al mio corpo”.
Nonostante una condizione non perfetta, il due volte campione olimpico punterà in alto nella gara di Oregon: “Io ogni volta che vado in pista vorrei fare il personale: vincerà che sbaglia meno. Però l’obiettivo della stagione è farmi trovare pronto il 16 e il 17 luglio per le batterie e la finale dei 100 iridati”.
Jacobs ha infine parlato del suo programma di settimana prossima e i suoi impegni futuri: “Partenza martedì, quattro giorni per prendere il fuso e capire la pista i Hayward Field. Sabato corro, domenica il ritorno. No, non ho il tempo di fermarmi negli Usa per incontrare mio padre, non lo farò nemmeno a luglio dopo il Mondiale: tornerò in Italia a preparare l’Europeo di agosto. Papà ormai lo aspetto al mio matrimonio, ci vedremo a Gardone Riviera”.
Foto: LaPresse