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Atletica, Paolo Camossi: “Una gara utile per Jacobs a Savona, non sono preoccupato”

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Necessario rompere il ghiaccio. Marcell Jacobs ieri ha fatto il suo esordio ufficiale all’aperto nei 100 metri, distanza in cui vanta l’oro olimpico a Tokyo. Il campione nostrano ha preso parte al Meeting di Savona, un evento a cui Marcell tiene in particolare e nel quale ci sono dei bei ricordi, come il record italiano firmato l’anno scorso (9.95) prima della favola dei Giochi.

Di acqua ne è passata sotto i ponti e l’azzurro sta facendo i conti con il peso della riconferma e le risposte fino a questo momento sono state confortanti. Il riferimento all’oro mondiale dei 60 metri indoor non è casuale. Purtroppo, a rovinare i piani di Jacobs è arrivata quella spiacevole infezione a livello gastrointestinale che l’ha costretto a rinunciare alla gara di Nairobi (Kenya) e addirittura al ricovero in ospedale nella struttura keniana. Tornato in Italia un paio di giorni dopo, tanti (tra cui il Direttore Tecnico Antonio La Torre) avevano suggerito a Marcell prudenza, ma lui ha voluto comunque prendere parte alla competizione dello Stadio della Fontanassa.

Sono arrivate due prestazioni buone: 9.99 in batteria con 2,3 m/s di vento a favore; 10.04 in finale con 0,3 m/s di brezza dietro alle spalle. Jacobs ha un po’ storto il naso rispetto soprattutto all’ultimo riscontro, ma secondo il suo tecnico, Paolo Camossi, non ci sono motivi per cui essere delusi.

Marcell Jacobs sotto i 10” col vento, alla ricerca di brillantezza e frequenza: forma al 50%? E la sfida di Eugene…

Non sono preoccupato perché sapevo che Marcell non era nelle migliori condizioni, se ne è reso conto e, con due sole zampate, piazzate negli ultimi metri della finale, è riuscito lo stesso a far vedere chi è. Nervosamente ha recuperato quanto successo a Nairobi, muscolarmente resta un po’ addormentato“, ha dichiarato il tecnico alla Gazzetta dello Sport.

Una gara utile“, così l’ha definita Camossi, che ha voluto anche minimizzare sul fastidio accusato al gluteo da parte dell’atleta nostrano. Si parla infatti di un semplice indurimento, come evidenziato dalla Rosea. In altre parole, il percorso che porta ai Mondiali di Eugene (15-24 luglio) prosegue senza tensioni particolari.

Foto: LaPresse

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