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ATP Madrid, Carlos Alcaraz si prende lo scalpo di Rafa Nadal e approda in semifinale con Djokovic

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La Caja Magica ha (forse) assistito al passaggio di consegne tra Rafa Nadal e Carlos Alcaraz. Il nativo di Murcia, numero 9 delle classifiche mondiali, ha inflitto al fuoriclasse maiorchino la seconda sconfitta di questo 2022 ed accede alle semifinali del Masters1000 di Madrid: un 6-2 1-6 6-3 in due ore e mezza che spiega l’esuberanza del classe 2003 e anche le non perfette condizioni fisiche del dominatore del Roland Garros, che in molti tratti di partita non è riuscito a giocare in maniera profonda; negli annali però rimane il risultato, che potrà dare una importantissima spinta morale per il futuro, già radioso, del giovane iberico. Ora la sfida con Novak Djokovic.

Oramai l’immagine di un Alcaraz più contento di essere lì al cospetto del suo idolo, vista sempre a Madrid lo scorso anno, è bella che sbiadita: il giovane virgulto cerca immediatamente di far valere i suoi muscoli, un paio di incertezze di Rafa gli permettono immediatamente di prendersi il break. Il vecchio leone recupera alla quarta occasione, ma gli scambi rimangono durissimi e appena Nadal accorcia, Carlos si avventa sulla palla come un falco: il terzo break in tre giochi arriva, in venti minuti si è sul 2-1.

Sembra un match che potrebbe andare per le lunghe, ma dopo un inizio durissimo il maiorchino sembra non riuscire a tenere i ritmi del suo giovane avversario che è con il coltello fra i denti. Cerca in ogni modo di saltare sulla palla, aggredendo il re spagnolo senza soluzione di continuità, arriva un altro break a favore e manda in porto il match sul 6-2. Emblematico il conto dei vincenti: solo 2 per Rafa, ben 19 per Alcaraz. 

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Il match però cambia in maniera repentina. Dopo un inizio abbastanza combattuto, il numero 9 del mondo crolla a terra sull’ultimo punto del terzo gioco, prendendo una storta abbastanza dolorosa. 10 minuti di pausa per la fasciatura ma Alcaraz ne paga le conseguenze con quattro errori che consegnano il break a Nadal. Arriva però un’altra interruzione, dovuta al malore di uno spettatore in tribuna, ma non serve al giovane murciano per riprendere confidenza con la partita, anche a causa di un problema al pollice: Rafa gli restituisce il favore con un parzialone di 20 punti a 4 e un repentino 6-1.

Giochi che sono serviti ad Alcaraz per prendere le misure delle sue condizioni, e piano piano torna a spingere come un ossesso. Trovando un aiuto da parte di Nadal: gioco disastroso per il maiorchino, quattro errori e break concesso. Che diventerà decisivo nell’economia della partita. Carlos rimane sempre concentrato nei suoi turni di battuta, Nadal invece fa il suo rimanendo incollato e costringendo il giovane avversario a dover chiudere la partita. E lo fa da applausi, tra una palla corta chirurgica e un passante di dritto che vale uno dei più grandi successi della sua ancor giovane carriera.

Capitolo statistiche: nonostante il risultato rotondo, Alcaraz ha vinto soltanto due punti in più rispetto a Nadal (73-71); ma il suo gioco iperaggressivo ha portato enormi frutti, con ben 37 vincenti portati a casa contro i 31 errori gratuiti. Parecchio peggiore il saldo di Rafa, molto attendista e più falloso del solido (10-20) il che indica la sua non perfetta condizione fisica.

Foto: LaPresse

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